Avvio incerto per le principali borse europee con l’attenzione che resta in particolare sulla politica monetaria e l’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib segna +0,1% a 29.254 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Dax di Francoforte (0,0%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Sul fronte delle banche centrali, in attesa del discorso di stamattina di Christine Lagarde, il membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, Francois Villeroy de Galhau, ha affermato che l’Eurotower non aumenterà nuovamente i tassi, a meno che non si verifichi un evento inaspettato.
Rimane sotto i riflettori anche la situazione economica cinese in scia ai rumour secondo cui il Paese potrebbe consentire alle banche di offrire prestiti a breve termine non garantiti a costruttori qualificati come ultimo tentativo di arrestare la crisi immobiliare.
Dall’agenda macro, occhi sull’IFO tedesco di novembre mentre nel pomeriggio l’attenzione si concentrerà sui dati PMI statunitensi preliminari del mese corrente.
Secondo la lettura finale, nel 3Q 2023 il Pil destagionalizzato della Germania ha riportato un calo dello 0,1% su base trimestrale, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Su base annua e non destagionalizzata, il Pil ha segnato un -0,8%, in linea con le attese e confermando la lettura preliminare.
L’inflazione giapponese ha accelerato a ottobre sebbene il dato sia stato leggermente inferiore alle attese, con prezzi al consumo aumentati del 3,3% su base annua, al di sotto del +3,4% stimato ma superiore al precedente +3%.
Il dato preliminare di novembre del PMI manifatturiero della Jibun Bank nipponica si è attestato a 48,1 punti, in peggioramento rispetto ai 48,7 punti di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,091 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,4. Tra le materie prime, petrolio contrastato con il Brent (+0,2%) a 81,6 dollari e il Wti (-0,6%) a 76,7 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banco BPM e Azimut a +0,4%, Leonardo e Nexi a +0,3% mentre arretrano Moncler e Poste Italiane a -0,5%, Inwit (-0,4%).