Attesa partenza positiva per le principali borse europee tra le crescenti aspettative di un allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali.
Chiusura ieri prevalentemente in rialzo a Wall Street con il Dow Jones a +1,5% e lo S&P500 a +0,4% mentre il Nasdaq ha concluso a -0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,1%, poco mossa come Shanghai (+0,1%). Più arretrata invece Hong Kong (-1%).
Il rallentamento oltre le attese del deflatore PCE, diffuso ieri e che rappresenta una delle misure inflattive Usa maggiormente monitorate dalla Fed, sta rafforzamento le aspettative che la banca centrale americana abbia concluso la sua politica restrittiva e sia pronta a iniziare a tagliare i tassi di interesse.
Lo sguardo si sposterà in giornata, per avere ulteriori indicazioni, sugli interventi della presidente della Bce Christine Lagarde, del numero della Fed, Jerome Powell, e di altri policy maker.
Nel frattempo, nonostante a novembre il Pmi manifatturiero cinese stilato da Caixin si sia attestato a 50,7 punti, in miglioramento oltre le attese (49,6) rispetto a ottobre (49,5 punti), segnalando un’espansione dell’attività, gli investitori temono che ciò potrebbe non essere sufficiente a placare le incertezze sulla capacità dell’economia del gigante asiatico di acquisire slancio in vista del prossimo anno.
Sempre dal lato macro, in Giappone, il dato finale di novembre del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48,3 punti, al di sopra dei 48,1 punti della rilevazione preliminare.
A ottobre il tasso di disoccupazione nipponico si è attestato al 2,5%, in diminuzione rispetto al mese precedente e al di sotto delle attese (entrambi a 2,6%).
Occhi stamane sulle letture del PMI manifatturiero di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. Focus anche sul Pil Italiano mentre nel pomeriggio l’attenzione si sposterà negli Usa su PMI manifatturiero e ISM manifatturiero.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche con Israele che ha dichiarato di aver ripreso i combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza dopo la fine della tregua.
Tornando a Piazza Affari, riflettori su Bper dopo aver reso noto che i suoi coefficienti patrimoniali “risultano significativamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi richiesti dalla BCE”.
Focus anche su Intesa Sanpaolo che, secondo quanto si legge in una nota, “rispetta ampiamente il requisito patrimoniale fissato dalla BCE”, su CNH dopo l’upgrade a ‘BBB+’ da parte di S&P, e su Tenaris che ha completato l’acquisizione del ramo d’azienda relativo al rivestimento tubi di Mattr.