Avvio in moderato rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta su banche centrali e agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 30.209 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%), mentre l’Ibex35 di Madrid oscilla poco sopra la parità (+0,05%).
Si rafforza sempre più l’aspettativa che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse il prossimo anno per evitare una recessione in scia a un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro americano.
In attesa del Job Report di venerdì, oggi dovrebbero arrivare maggiori indicazioni con la rilevazione di novembre sulla variazione dell’occupazione ADP, mentre domani sarà la volta del dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Ad alimentare ulteriormente l’aspettativa di un allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali sono state le parole di Isabel Schnabel, uno dei falchi della Bce, la quale ha affermato che l’inflazione sta mostrando un “notevole” rallentamento, un’inversione di rotta che spinge i mercati a incrementare le scommesse su un taglio dei tassi di interesse già a marzo.
Spostandosi in Asia, il vicegovernatore della Banca del Giappone, Ryozo Himino, ha segnalato che l’istituto nipponico si sta avvicinando sempre più alla fine della politica di tassi di interesse negativi, l’ultima esistente al mondo.
Sotto osservazione la situazione economica cinese dopo che ieri Moody’s ha tagliato l’outlook sui titoli sovrani del Paese asiatico a “negative”, sottolineando le crescenti preoccupazioni globali sul livello del debito della seconda maggior economia del mondo.
Sul fronte macroeconomico, intanto, in Germania a ottobre gli ordini di fabbrica hanno registrato un calo su base mensile del 3,7%, contro il +0,2% delle attese e dopo il +0,7% di settembre (rivisto da +0,2%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini hanno evidenziato una riduzione del 7,3%, a fronte del -3,9% del consensus e dopo il -3,8% del mese precedente (rivisto da -4,3%).
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,078 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 77,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 72,4 dollari. Il tutto mentre l’ondata di esportazioni statunitensi e i dubbi sulla capacità dell’OPEC+ di mantenere i tagli alla produzione pianificati hanno sollevato preoccupazioni per un eccesso di offerta.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 173 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,96%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio MPS (+2,6%), Mediobanca (+1,6%), Diasorin (+1,4%) e Nexi (+1,3%). Flettono in particolare Italgas (-0,3%) e Banco Bpm (-0,2%).