Le borse europee chiudono perlopiù in calo, mentre Wall Street procede positiva.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,7% a 30.122 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1,1%), mentre limitano le perdite il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra (0,0%).
Oltreoceano, il Nasdaq è in rialzo dell’1,2%, lo S&P500 dello 0,7%, il Dow Jones dello 0,1%.
Con lo sguardo degli investitori in parte già rivolto alla prossima settimana, che vedrà il Federal Market Open Committee riunirsi per l’ultima volta nel 2023, il focus in questi giorni rimane soprattutto sul mercato del lavoro americano.
In attesa del Job Report di domani, oggi è emerso che nella settimana al 2 dicembre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione Usa si sono attestate a 220mila, in linea con il consensus e rispetto alle 219mila della settimana precedente.
Sempre negli Stati Uniti, a ottobre il dato finale sulle scorte all’ingrosso ha evidenziato un -0,4% rispetto al mese precedente, in rallentamento rispetto al calo dello 0,2% del dato preliminare e delle attese.
Stamane, nel Vecchio Continente, la lettura finale relativa al Pil dell’Eurozona nel 3Q 2023 ha evidenziato un calo dello 0,1% su base trimestrale, confermando la seconda lettura preliminare e le attese. La variazione su base annuale mostra una variazione nulla, al di sotto del +0,1% della seconda stima preliminare e del consensus.
In Italia, invece, a ottobre la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,2% su base mensile, contro il -0,4% delle attese, dopo il +0,1% di settembre. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una riduzione dell’1,1%, a fronte del -2% del mese precedente e del -1,4% del consensus.
Nello stesso mese, sempre in Italia, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% su base mensile, a fronte del -0,3% di settembre. Gli analisti si attendevano un -0,1%. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dello 0,3%, in rallentamento rispetto al +1,3% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,079 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 144,1. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 74,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.
Tornando a Piazza Affari, guida Finecobank (+1,6%), seguita da Moncler (+0,9%), Mediobanca (+0,8%), Terna (+0,8%). Chiudono in coda invece Saipem (-4,1%), Banco BPM (-3,9%), Bper Banca (-2,7%), Monte Paschi (-2,6%).