Industria (-0,5%) – Vianini delibera l’aumento del capitale sociale e l’azione chiude a -6,6%

 

Ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -0,5% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù deboli, mentre Wall Street procedeva in moderato rialzo, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati sull’inflazione Usa e alle banche centrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 178 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,00%.

Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a -0,6% e Cnh Industrial a -1,5%.

Tra le Mid Cap le migliori sono state Comer Industries (+3,1%) e Buzzi (+1,9%) mentre le peggiori si sono rivelate LU-VE (-2,0%) e Datalogic (-2,3%).

L’assemblea ordinaria degli azionisti di Sanlorenzo (-1,1%) ha approvato l’autorizzazione ad effettuare operazioni di acquisto e disposizione di azioni proprie.

Infine, tra le Small, Aquafil (+2,9%) e Fidia (+1,3%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Vianini Industria (-6,6%) si è posizionata in fondo al medesimo.

Intesa Sanpaolo ha pubblicato un equity daily su SIT (flat) a seguito dell’accordo provvisorio del 7 dicembre 2023, raggiunto dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, per ridurre le emissioni e il consumo di energia nell’edilizia in tutta l’UE.

L’assemblea straordinaria di Vianini (-6,6%) ha deliberato di eliminare l’indicazione del valore nominale espresso delle azioni ordinarie e di aumentare il capitale sociale a pagamento fino a massimo 60 milioni, incluso l’eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di nuove azioni ordinarie, da offrire in opzione agli aventi diritto.