Banche (+3,8%) –Acquisti sul comparto italiano nonostante il contesto debole a livello continentale

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +3,8% rispetto al -1,8% del corrispondente europeo e al +1,4% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso la seduta di venerdì perlopiù deboli, mentre Wall Street proseguiva mista dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sai è attestao a 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.

Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +9,0%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +8,9%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +3,6%, Banco Bpm a +3,5%, Intesa Sanpaolo a -0,5% e Mediobanca a -4,3%.

Nell’esercizio 2023 il margine di interesse di Banco BPM si è attestato a 3.289,2 milioni in crescita del 42,1% rispetto al dato del 2022 principalmente per l’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di interesse.

Il Gruppo Bper ha chiuso l’esercizio 2023 con un margine d’interesse pari a 3.251,8 milioni, in crescita del 78,1% rispetto al 2022 grazie soprattutto al rialzo dei tassi d’interesse. Nel quarto trimestre 2023 il dato è pari a 870,3 milioni, in rialzo del 4,0% rispetto al trimestre precedente.

Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2023 con un utile netto pari a 7.724 milioni, in progresso del 76,4% rispetto al 2022 trainato dagli interessi netti. Inoltre, l’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a 8 miliardi.

Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha confermato il proprio impegno in ambito ESG, rafforzando il posizionamento da punto di vista dell’impatto sociale, del focus sul clima e della governance.

Nei 6 mesi al 31 dicembre 2023 Mediobanca ha registrato ricavi pari a 1,73 miliardi, in crescita del 4% rispetto al 1H 22/23.

Il Cda di MPS ha approvato la nomina di Maurizio Bai, attuale Chief Commercial Officer Imprese e Private, a Vice Direttore Generale Commerciale e Vicario, con responsabilità sulle Direzioni Retail e Imprese e Private, al fine di rafforzare il presidio commerciale del mercato e garantire l’ulteriore accelerazione del percorso di crescita della Banca,

Unicredit ha archiviato il 2023 con un netto contabile di Gruppo pari a 9,5 miliardi nel FY23 e un utile netto di 8,6 miliardi, in rialzo di oltre il 50% FY/FY, con un RoTE rispettivamente del 16,6% o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%, aggiustato per il capitale in eccesso. Il 2023 ha anche segnato un anno di progressi significativi in ambito ESG, con la definizione di ulteriori obiettivi settoriali diretti all’azzeramento delle emissioni e il continuo supporto ai clienti verso una transizione giusta.

Il gruppo Monte dei Paschi di Siena ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile netto pari a 2,052 milioni, rispetto alla perdita di 178 milioni del 2022.

Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +4,4% e Banca Popolare di Sondrio a -1,1%.

Il gruppo Banca Popolare di Sondrio ha archiviato il 2023 con un utile netto pari a 461,2 milioni,  miglior risultato di sempre (+83,5% a/a).

A fine dicembre 2023 il margine di intermediazione di Credem si attesta a 1.923,2 milioni (+30,1% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 1.091,3 milioni (+64,8% a/a). Il margine da servizi si attesta a 831,9 milioni (+1,9% a/a).

Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +3,1% e Banca Profilo un -1,0%.

Banca Profilo ha chiuso il 2023 con ricavi totali netti pari a 76,6 milioni, in crescita dell’8,5% rispetto al 2022.

Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa del gruppo Banco Desio registrano un incremento su base annua del 19,5% a 581,1 milioni.