Banca Profilo – Nel 2023 gestione operativa +11,4% a 20,5 mln e utile netto a 12,1 mln

Banca Profilo ha chiuso il 2023 con ricavi totali netti pari a 76,6 milioni, in crescita dell’8,5% rispetto al 2022.

Il margine d’interesse è pari a 28,0 milioni, in calo del 31,9% rispetto all’esercizio precedente, una riduzione che risente principalmente dell’incremento del costo del funding, solo parzialmente compensato dal maggior rendimento degli attivi legato alla dinamica dei tassi.

Le commissioni nette totalizzano 29,2 milioni, in aumento del 22,1% rispetto al 2022.

Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 18,3 milioni, aumenta di 13,6 milioni rispetto al 2022. L’incremento è da attribuire principalmente alle plusvalenze realizzate su titoli corporate e posizioni coperte in asset swap, che hanno compensato parzialmente il calo del margine di interesse.

I costi operativi ammontano a 56,1 milioni, in aumento del 7,5% anno su anno. Le spese del personale totalizzano 32,0 milioni (+7,3% a/a).

Il risultato della gestione operativa è pari a 20,5 milioni, in crescita dell’11,4% rispetto al 2022. Il cost income scende al 73,3% dal 74,0% del 2022.

L’utile netto consolidato raggiunge 12,1 milioni, in aumento del’8,9% rispetto all’esercizio precedente.

Dal lato patrimoniale, la raccolta totale clientela, inclusa la raccolta fiduciaria netta, si attesta a 6,0 miliardi, in crescita del 6,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2022.

La raccolta diretta sale dai 1.046 milioni del 31 dicembre 2022 ai 1.323 milioni del 31 dicembre 2023. La raccolta indiretta, esclusa la raccolta fiduciaria netta, scende dai 3.852 milioni del 31 dicembre 2022 ai 3.836 milioni del 31 dicembre 2023.

I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 31 dicembre 2023 sono pari a 133,6 milioni, con un CET 1 Ratio consolidato del 22,26%. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 22,19%, largamente superiore ai requisiti normativi. Il lieve decremento rilevato sul CET1 ratio, rispetto al 22,71% di fine dicembre 2022, è imputabile principalmente all’incremento delle attività di rischio ponderate.

L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta pari al 448,7%.

Raggiunti i principali obiettivi del Piano industriale 2020-2023, anche con riferimento al processo di trasformazione digitale e all’impegno sulla sostenibilità.