Le borse europee proseguono deboli a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 32.584 punti, sotto la parità come il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre resiste l’Ibex35 di Madrid (flat).
L’attenzione degli investitori è già focalizzata sugli appuntamenti chiave di questa settimana tra cui il Pil Usa del quarto trimestre in uscita mercoledì, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa giovedì, e i prezzi al consumo dell’Eurozona in agenda venerdì. Focus inoltre sui prossimi interventi di alcuni funzionari delle banche centrali oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto dichiarato che l’economia sta andando nella giusta direzione e che probabilmente sarà opportuno tagliare i tassi entro la fine dell’anno.
Nella scarna agenda macroeconomica odierna, occhi nel pomeriggio, oltreoceano, sull’indicatore dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,085 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 80,5 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 76,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 144 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Ha preso il via oggi e si concluderà venerdì 1° marzo, salvo chiusura anticipata, la terza emissione del Btp Valore con durata portata a sei anni, rispetto ai quattro e ai cinque dei primi due collocamenti, che l’anno scorso avevano raccolto oltre 35 miliardi. Il rendimento minimo annuo delle cedole trimestrali è del 3,25% per i primi tre anni e del 4% per i successivi tre. Il premio finale per chi conserva il titolo fino alla scadenza è stato alzato dallo 0,5% allo 0,7%.
Tornando a Piazza Affari, accelera in vetta Leonardo (+3,8%), seguita da Bper (+3,1%) e Banco Bpm (+2,5%). In coda invece Moncler (-2,3%) dopo che Grinta (veicolo della famiglia Rivetti) ha notificato il proprio recesso da Double R. Grinta è titolare del 16,473% del capitale di Double R che detiene a sua volta il 23,721% di Moncler. Vendite anche su Stellantis (-1,6%) che ha stipulato un accordo quadro con Ayvens per la fornitura di un massimo di 500mila veicoli, Prysmian e Finecobank (-0,8%).