Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 31.107 punti (-0,6%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%). Chiudono sopra la pari il Ftse di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq e lo S&P 500 guadagnano l’1,7%, il Dow Jones l’1,1%.
L’attenzione dei mercati resta concentrata sui segnali provenienti dalle banche centrali a seguito dei forti cali registrati negli ultimi giorni a livello globale causati dai timori legati al rischio di recessione negli Stati Uniti.
Si consolida intanto la previsione che la Federal Reserve potrebbe attuare a settembre un taglio più aggressivo dei tassi.
I mercati si attendono al momento circa 110 punti base di allentamento per tutto l’anno, rispetto ai 150 punti base indicati dalla previsione di ieri mentre sembra ormai escluso un taglio di emergenza per questo mese.
Dall’agenda macroeconomica, a giugno il deficit commerciale degli Stati Uniti è stato pari a 73,1 miliardi di dollari rispetto ai 72,5 miliardi del consensus e ai precedenti 75 miliardi.
Nel vecchio continente, a giugno, gli ordini di fabbrica in Germania hanno riportato una crescita del 3,9%, al di sopra del dato di maggio (-1,7%) e alle attese (+0,5%). Su base annua, gli ordini di fabbrica tedeschi mostrano una diminuzione dell’11,8%, al di sotto del -14,2% previsto dagli analisti.
Le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno registrato un calo dello 0,3% su base mensile a giugno 2024, al di sotto del consensus (+0%) e al +0,1% registrato nel mese precedente.
Su base annua le vendite hanno segnato una variazione negativa dello 0,3%, a fronte del +0,5% del mese precedente e del +0,1% previsto dagli analisti.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,092, il dollaro/yen sale a 145,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 76,9 dollari e il Wti (+1,0%) a 73,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Monte Paschi Siena (+8,7%), seguita da Nexi (+2,5%), Iveco Group (+2,1%), Prysmian (+1,4%), mentre arretrano in particolare Bper Banca (-1,8%), Pirelli (-1,7%), Unicredit (-1,6%), Ferrari (-1,5%).