La Fiera di Vicenza si prepara, tramite un’opera di riqualificazione in corso, ad affrontare la fase di transizione che inizierà con la prossima edizione di Vicenzaoro September (6-10 settembre) e che ruota attorno a tre punti cardine ovvero l’installazione di padiglioni temporanei, un sistema circolatorio di navigazione interna, un flusso costante di comunicazione con gli stakeholders.
In vista della prima delle quattro edizioni (due settembrine e due invernali) del salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria che si svolgeranno in parallelo ai lavori per realizzare il nuovo padiglione di 22.000 mq, Italian Exhibition Group (IEG) – spiega una nota – è al lavoro per garantire ad aziende espositrici, buyer e visitatori la migliore esperienza in fiera nel periodo che accompagna al completamento del progetto, previsto per la metà del 2026.
Nel frattempo, proseguono secondo il cronoprogramma i lavori nell’area del cantiere anche con l’opera di bonifica degli ordigni bellici (BOB). Si tratta di “un processo di verifica deliberato da IEG su base volontaria data la possibilità del tutto remota di rinvenimenti di ordigni sull’area del sedime dei vecchi fabbricati, ma avviata con la missione di garantire la sicurezza totale del quartiere fieristico e nel rispetto delle certificazioni in materia del Gruppo. Il processo anticipa la fase di preparazione delle fondazioni finalizzata all’inizio della costruzione del nuovo padiglione disegnato dallo Studio GMP di Amburgo, prevista sempre per settembre 2024”, sottolinea la società.
“Uno degli elementi chiave per preservare l’experience di Vicenzaoro durante la transizione è il tema della navigabilità interna”, commenta Mario Vescovo, direttore della sede vicentina di IEG e direttore operation dello stesso plant. “Venendo meno l’attuale area del cantiere, abbiamo progettato una navigazione circolatoria ad anello che riduce a zero l’impatto visivo e acustico dei lavori, aprendo nuovi varchi e collegamenti grazie all’installazione di tre hall temporanee di nuova generazione e a un sistema di elementi grafici che guideranno al meglio i flussi di visita”.
“Grazie al lavoro di squadra tra team interni e al confronto continuo con le aziende, abbiamo individuato le soluzioni per preservare il format di Vicenzaoro con un layout che mantiene il numero di espositori e valorizza l’esperienza in fiera con un look & feel adeguato alle aspettative della community di settore”, continua Matteo Farsura, global exhibition manager della divisione Jewellery & Fashion di IEG. “L’aver condotto con questa misura di dettaglio e attenzione la progettazione delle edizioni che si svolgeranno nel periodo transitorio ci permette di pensare già alla Vicenzaoro del futuro”.