Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede tonica dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 31.742 punti (-0,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%), il Ftse di Londra (-0,3%). Chiude sopra la pari il Dax di Francoforte (+0,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna il 2,2%, lo S&P 500 l’1,8%, il Dow Jones l’1,4%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime decisioni della Federal Reserve alla luce delle indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica.
Sul fronte macro, nella settimana al 3 agosto le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese, ai minimi da quasi un anno, a 233mila unità, al di sotto del consensus (240mila) e delle 250mila della settimana precedente.
Il numero totale di richiedenti l’indennità di disoccupazione nella settimana conclusa il 27 luglio è stato di 1,875 milioni, in modesto aumento, in linea alle attese, rispetto alla settimana precedente (1,869 milioni).
A giugno il dato finale diffuso dal Dipartimento del Commercio sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,2% m/m, confermando il preliminare e le attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,091, il dollaro/yen sale a 147,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 78,7 dollari e il Wti (+0,9%) a 76,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+1,2%), seguita da Generali (+1,1%), A2a (+1,1%), Interpump (+0,6%), mentre arretrano in particolare Finecobank (-2,0%), Campari (-1,9%), Banco Bpm (-1,5%), Saipem (-1,4%).