Le borse europee proseguono caute a metà seduta mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.668 punti, seguito da Dax di Francoforte (+0,1%) e Cac 40 di Parigi (+0,1%), flat il Ftse 100 di Londra, vendite invece su Ibex35 di Madrid (-1,1%) dove Inditex (Zara) cede il 6,2% dopo che i conti dei nove mesi hanno mostrato risultati in crescita ma sotto le stime.
L’attenzione degli investitori è rivolta ai dati sui prezzi al consumo statunitensi, che verranno diffusi oggi pomeriggio e che forniranno altre segnali sulla prossime mosse della Fed di settimana prossima. I mercati stimano al momento una probabilità dell’85% per una taglio ai tassi da 25 punti base.
Sempre per oggi è attesa la decisione della Banca del Canada mentre domani sarà il turno della Banca nazionale svizzera e della BCE, con le previsioni che indicano un allentamento da parte di questi tre istituti.
Sul fronte asiatico, nel frattempo, la Conferenza Economica Annuale cinese di due giorni dovrebbe delineare le politiche per il prossimo anno dopo che ieri il sentiment aveva già beneficiato dell’annuncio di nuove misure di stimolo da parte del Politburo, l’organo collegiale di vertice del Partito comunista.
Sotto osservazione anche le tensioni commerciali dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha aperto un’indagine su Nvidia e vietato l’esportazione di diversi materiali rari con applicazioni militari. Pechino ha inoltre limitato le vendite negli Stati Uniti e in Europa di componenti chiave utilizzati per costruire droni.
Infine, continua a essere monitorata la situazione siriana con i ribelli Jihadisti che stanno riorganizzando il potere e Assad che è fuggito in Russia.
Dall’agenda macro, in Giappone, i prezzi alla produzione di novembre sono aumentati dello 0,3% m/m, in linea a ottobre (rivisto da +0,2%) ma leggermente superiori rispetto al +0,2% del consensus. Su base annua, sono saliti del 3,7% a fronte di un +3,4% stimato e del precedente +3,6% (rivisto da +3,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,049 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 152,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 72,8 dollari al barile e il Wti (+1%) a 69,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,19%.
Tornando a Piazza Affari, guida Saipem (+3,3%), su cui JPMorgan ha confermato la raccomandazione “overweight” e alzato il target price a 3,4 euro, seguita da Leonardo e Amplifon (+1,8%) e Campari (+1,4%). In coda Recordati e Banco Bpm (-0,4%) e Ferrari (-0,3%).