Le borse europee tornano contrastate a metà seduta, con Piazza Affari che tuttavia accelera rispetto all’avvio, mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 41.776 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%) e seguito da CAC 40 di Parigi (+0,3%), Ftse 100 di Londra (-0,1%) e Dax di Francoforte (-0,2%).
Gli investitori restano intenti a valutare gli ultimi sviluppi sui dazi che vedono, da un lato, l’intesa tra USA e Giappone, e, dall’altro, l’annuncio, da parte di Trump, di tariffe al 100% sulle importazioni di semiconduttori con la possibilità comunque di esenzioni.
Occhi anche sulla Fed con il funzionario Christopher Waller che sarebbe, secondo rumour, la prima scelta del tycoon come successore di Powell alla carica di presidente. Nel frattempo, Stephen Miran, attuale numero uno del consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, è stata nominato membro a interim del board della banca centrale fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana Kugler.
Restano infine monitorati gli aggiornamenti a livello geopolitico con Trump pronto a incontrare Putin mentre pesa il via libera del governo israeliano all’occupazione totale di Gaza.
Dalla scarna agenda macro odierna, il tasso di disoccupazione francese del secondo trimestre 2025 è rimasto stabile, come previsto, al 7,5% rispetto al primo trimestre (rivisto da 7,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,163 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,6. Tra le materie prime, il petrolio torna in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 66,6 dollari e il Wti (+0,2%) a 64,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Banco BPM (+1,8%), seguita da Leonardo, Stm e Unicredit (tutte a +1,5%) mentre rimane in fondo Unipol (-2,9%) dopo i conti, preceduta, a distanza, da Cucinelli (-0,4%), Diasorin e Nexi (entrambe -0,2%).

























