Nove anni dopo il violento temporale su Rimini che causò gravi danni agli scarichi fognari della città, ora il Gruppo Hera – insieme a Comune di Rimini, Romagna Acque e Amir – ha completato una grande opera ingegneristica che veglia sul sistema fognario riminese.
Si tratta di due vasche sotterranee grandi quanto 20 piscine olimpioniche. Una vasca, dalla capacità di 14 mila metri cubi, raccoglie le acque di prima pioggia, mentre l’altra, da 25 mila metri cubi, trattiene e immagazzina temporaneamente le acque bianche, che possono essere inviate all’impianto di depurazione oppure indirizzate al mare in caso di piogge di forte intensità.
In presenza di fenomeni meteorologici di media portata, le vasche si riempiono in 70 minuti, che possono diventare 30 in caso di acquazzoni particolarmente forti.
Inoltre, a tutela delle spiagge, sono stati recuperati, in un’ottica di economia circolare, oltre 21 mila metri cubi di sabbia, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi.
Quest’opera fa parte del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), che rappresenta la più grande opera di risanamento idrico in corso in Italia e una delle più importanti in Europa, segnalata anche dall’ONU per il suo ruolo a difesa dell’ambiente marino.
Il PSBO, frutto di un investimento di 154 milioni e 45 km di nuove condotte fognarie, è partito nel 2013 e si compone di 14 “tappe”, tra cui anche l’eliminazione di 11 scarichi a mare.