Safe Bag (Aim) – Piano 2017-2020 articolato e ambizioso

Sin dalla fondazione nel 1997 da parte di Rudolph Gentile, Safe Bag guidata dal fondatore insieme al Ceo Alessandro Notari e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione.

Seguendo con determinazione lungo questa direttrice, dopo le recenti acquisizioni delle concessioni internazionali di Vancouver e Varsavia, il gruppo opera oggi in 24 aeroporti dislocati in 7 Paesi (Italia, Francia, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti, Canada e Polonia). Le principali concessioni aeroportuali in portafoglio hanno scadenza oltre il 2020, con una durata media a fine 2016 pari a 3,8 anni.

Conclusa ormai da oltre 1 anno con pieno successo la riorganizzazione, il management punta ora il focus sulla crescita e lo sviluppo, così come indicato dal piano industriale 2017-2020 approvato ieri pomeriggio dal Cda, relativo alle due aree di business (quella “tradizionale” di wrapping e quella di assistenza integrata al viaggiatore)

A fine 2020 il gruppo punta a realizzare ricavi per 49,6 milioni, dai 26,5 milioni del 2016, un Ebitda di 11,1 milioni, dai 4,6 milioni di fine 2016, con una marginalità al 22%, un Ebit dai 3,9 milioni di fine 2016 ai 9,5 milioni. L’utile netto è atteso a 6,3 milioni, dai 2,4 milioni di fine 2016.  L’aumento dei flussi di cassa consentirà di migliorare la posizione finanziaria netta dai 0,5 milioni di indebitamento a liquidità per 10 milioni a fine piano.

In relazione ai risultati prospettici di Safe Bag (linea di business wrapping), il Cda ha inoltre definito una politica dei dividendi, per gli anni del piano pari al 35% degli utili distribuibili, funzionale a realizzare un mix equilibrato di remunerazione per gli azionisti e sostegno alla crescita.

Per l’anno in corso all’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 28-30 giugno,  verrà proposta la distribuzione di un dividendo straordinario per 1 milione.

Il gruppo proseguirà con l’attività di M&A. In questa direzione ha identificato e avviato trattative con alcuni player del settore in diverse aree geografiche del globo, con l’idea di favorire un processo di “build up” per vie esterne, che in via prudenziale non è stato ricompreso nel Piano.

Al fine perseguire al meglio gli obiettivi prefissati e di cogliere ed organizzare in modo più efficiente le opportunità di sviluppo, il Cda ha inoltre programmato di scorporare il ramo di azienda dedicato allo svolgimento dei servizi di Assistenza, destinandolo ad una società di nuova costituzione, denominata Sostravel.com. L’operazione sarà perfezionata entro il 2017 e prevedrà l’assegnazione proporzionale delle azioni della new co a tutti gli azionisti Safe Bag.

Le aspettative di Sostravel.com indicano il conseguimento a fine 2020 di ricavi pari a 7,1 milioni (0,4 milioni nell’esercizio in corso), un Ebitda di 2,5 milioni, con una marginalità al 35%, e un utile netto di 1,6 milioni.

Il CdA prevede che la società scorporata possa avere le caratteristiche di Pmi Innovativa e programma di avviare il procedimento per l’ammissione al mercato Aim. Mentre per Safe è previsto il passaggio al Mta e/o il “double listing” al Nasdaq entro il 2020. Decisione che tiene conto del peso rilevante delle attività nel Nord America (44% dei ricavi totali tra Canada e Stati Uniti) nonché dell’opportunità di ulteriore sviluppo in entrambe le Americhe.

Il Piano, afferma  Alessandro Notari Ceo di Safe Bag “è il risultato di un capillare lavoro di progettazione industriale e costituisce il nostro “navigatore satellitare” verso il futuro”. “Sia pur con le sue ambizioni, rappresenta una proiezione realistica che prudenzialmente non contempla diversi upside” conclude il Ceo.

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