Utility – Ottava in rialzo, Snam (+3,6%) la migliore

Settimana positiva per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un +3,1%, al di sopra sia del corrispondente indice europeo (-0,5%) sia del Ftse Mib (+0,9%).

Tra le Big Cap la migliore è stata Snam (+3,6%), in relazione alla quale si riporta che il consorzio composto dal colosso di San Donato stesso (60%), Enagás (20%) e Fluxys (20%) potrebbe aver stipulato con National Bank of Greece un contratto di finanziamento decennale per massimi 350 milioni di euro a sostegno dell’acquisizione da 535 milioni del 66% dell’operatore greco Desfa, annunciata lo scorso 20 luglio.

Ben comprata anche Enel (+3,3%), che ha siglato un accordo con la ceca Energeticky a prumyslovy holding (Eph) per l’aggiornamento del contratto sottoscritto il  18 dicembre 2015 tra la controllata Enel Produzione ed EP Slovakia BV, società controllata da Eph. Contratto riguardante la cessione della partecipazione detenuta in Slovenské Elektrárne, in linea con quanto concordato nel term sheet firmato dalle parti nel maggio dello scorso anno.  A spingere la performance anche un report di Goldman Sachs nel quale è stata migliorata la raccomandazione sui titoli del colosso elettrico italiano a “Buy” dal precedente “Neutral”, anche se rivisto al ribasso il prezzo obiettivo a 5,10 euro dal precedente target price pari a 5,25 euro.

Acquisti pure su A2A (+2%) la quale ha comunicato, confermando così l’indiscrezione pubblicata dalla stampa lo scorso febbraio, di essersi aggiudicata la gara relativa all’assegnazione della concessione per il servizio di distribuzione del gas nell’Atem “Milano 1 – Città e Impianto di Milano.

Nel segmento delle Mid Cap, la performance migliore dell’ultima ottava è stata quella di Acea (+3,4%), seguita da Hera (+2,9%) la quale ha siglato un accordo con Salesforce che prevede la fornitura alla controllata Herambiente di strumenti sempre più innovativi per gestire al meglio la relazione con i propri clienti oltre ad applicazioni che consentiranno agli Area Manager del gruppo guidato da Stefano Venier di portare avanti in maniera più semplice e collaborativa le relazioni con le pubbliche amministrazioni. Inoltre la multi-utility bolognese ha comunicato che alla fine dello scorso mese le azioni ordinarie con voto maggiorato erano pari a 780.614.025 (783.138.252 in precedenza), mentre le azioni ordinarie erano pari a 708.924.720 (706.400.493 in precedenza). Infine ha annunciato di essersi posizionata al 2° posto in Italia, al 22-esimo nel mondo e in vetta, a livello internazionale, tra le multi-utility all’interno del Diversity and Inclusion Index” 2018 elaborato da Thomson Reuters.

In rialzo del 2,7% Iren che ha comunicato di aver portato a termine, attraverso la controllata Iren Mercato, l’acquisizione di Spezia Energy Trading. La società acquisita è controllata da Spienergy, con sede a La Spezia, e facente parte del Gruppo Enoi. Inoltre la multi-utility guidata da Massimiliano Bianco ha reso noto di aver completato, attraverso la controllata Iren Energia, una partnership industriale con  Fratello Sole nel campo dell’efficienza energetica e nell’e-mobility.

Poco sopra la parità Ascopiave (+0,2%) il cui azionista di maggioranza Asco Holding ha comunicato i risultati definitivi inerenti all’esercizio del diritto di recesso da parte dei soci che il 23 luglio non hanno concorso all’approvazione della delibera avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, tra cui la proroga del termine di durata della società e l’introduzione di limiti alla circolazione delle azioni. Nello specifico il diritto di recesso è stato esercitato per complessive 41.945.221 azioni, rappresentanti il 29,96% del capitale sociale di Asco Holding stessa.

Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione ha fatto meglio Biancamano con un +0,8 per cento.

Infine si segnala che la decisione di Fitch di rivedere al ribasso le prospettive sul debito italiano, a “negative” da “stabile”, non ha impatto diretto sul giudizio e sull’outlook delle emissioni delle società tricolori. A dichiararlo sono gli stessi analisti della società di rating statunitense che hanno poi sottolineato che continueranno a monitorare il contesto operativo italiano e le politiche del nuovo governo, con particolare riferimento a ogni modifica legislativa che può incidere negativamente sulla redditività delle imprese della Penisola.