Unicredit – Conclusa in anticipo l’offerta in borsa dei diritti di opzione

Completata in anticipo la cessione dell’inoptato. Unicredit realizza così con successo l’en plein dell’aumento da 13 miliardi e riporta il Cet1 all’11,15 per cento.

Gran successo anche per l’offerta del poco inoptato dell’aumento di capitale di Unicredit. La vendita dei 1.469.645 diritti di opzione non esercitati nel periodo di offerta si è chiusa in mezza mattina. L’ammontare complessivo ricavato dalla cessione è pari a 15 milioni.

I diritti acquistati dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, entro il 2 marzo 2017.

La banca guidata da Jean Pierre Mustier si appresta quindi a realizzare l’en plein con qualche giorno di anticipo sulla tabella di marcia, in tempo per l’appuntamento del pagamento delle cedole sugli strumenti AT1 scadenza 2021. Con la chiusura positiva dell’aumento si supera anche la fase transitoria in cui il Cet1 a fine 2016 era sceso temporaneamente al 7,54%, sotto il livello Srep, in seguito alla registrazione delle perdite dovute alle svalutazioni e all’aumento delle rettifiche legati al piano. Con i 13 miliardi dell’aumento di capitale il Cet1 è risalito all’11,15% e si porterà al 12% quando saranno contabilizzati i ricavi derivanti dalle cessioni di Pioneer e Banca Pekao.

I titoli Unicredit sono poco mossi a Piazza Affari, segnando alle 10:45 un -0,08% a 12,15 euro.

Nel comunicato emesso dalla banca si precisa che i diritti inoptati saranno messi a disposizione degli acquirenti tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli e potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e godimento regolare, al prezzo di 8,09 euro per azione, nel rapporto di 13 nuove azioni ogni 5 diritti inoptati. Stesse caratteristiche di chi ha sottoscritto nella prima fase dell’operazione.