Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la settimana dal 10 al 14 settembre in flessione dello 0,6%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,2%) e il Ftse Mib (+2,1%).
La settimana è stata caratterizzata dalle riunioni delle banche centrali, in particolare quella della Bce che ha confermato la guidance su Qe e il mantenimento dei tassi sui livelli attuali almeno fino all’estate 2019. Nessun intervento sul costo del denaro da parte della Bank of England, mentre l’istituto centrale della Turchia ha innalzato i tassi al 24% per sostenere la lira dopo la recente svalutazione. Sullo sfondo restano i timori legati alle tensioni commerciali, nonostante qualche spiraglio di ottimismo dopo la nuova apertura degli Usa alle trattative con la Cina. Intanto Uk e Ue continuano a lavorare sul fronte Brexit, per raggiungere un accordo entro novembre.
Tornando al comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia i cinque giorni con un calo dell’1,9%, limitando i danni dopo una striscia di 7 sedute consecutive in rosso in seguito al lancio di nuovi iPhone da parte di Apple.
Poco mossa la tlc Telecom Italia (-0,1%), dopo il botta e risposta Elliott-Vivendi e l’aggiudicazione di 10 Mhz di banda nello spettro 700 Mhz con investimento da 680 milioni al termine della procedura di gara per la banda 700 FDD. In settimana Pietro Scott Jovane, Chief Commercial Officer, ha comunicato di voler risolvere anticipatamente il proprio rapporto di lavoro per motivi di carattere personale.
Acquisti sulla mid cap Reply (+7,9%), con la controllata Breed Reply che ha dato il via ad una nuova ricerca “Best in Breed” a livello europeo per identificare nuove opportunità di investimento.
Fra le small cap vola ancora Eurotech (+10,6%), dando seguito al +17,5% della settimana appena conclusa, sostenuta dai risultati semestrali che hanno evidenziato un netto miglioramento di tutti gli indicatori economici.
Bene anche Tecnoinvestimenti (+8%) il cui azionista Cedacri ha richiesto l’esercizio della seconda tranche di Warrant 2016-19 e Sesa (+5,8%) dopo i conti del semestre che hanno evidenziato una crescita dei ricavi pari al 10% e dell’Ebitda pari al 20 per cento.
Sopra la parità Cad It (+1,9%) dopo l’approvazione del progetto di fusione inversa in Cad srl.
Positiva Exprivia (+1,5%), che ha deliberato la fusione per incorporazione nella capogruppo di Exprivia Enterprise Consulting.
Leggermente in rosso Tiscali (-1,7%) che sta negoziando con Investment Construction Technology Group (ICT) un accordo di sottoscrizione di una parte del prestito obbligazionario convertibile con abbinati warrant e ha rinviato l’approvazione della semestrale per completare la predisposizione di un nuovo piano industriale, a seguito delle recenti operazioni straordinarie.
Poco mosse Gamenet Group (+0,5%) che ha lanciato un prestito obbligazionario da 225 milioni e ha delineato gli effetti attesi dall’acquisizione di GoldBet ed Esprinet (-0,1%) che ha diffuso i risultati al 30 giugno. Nel secondo trimestre, in particolare, il gruppo ha riportato una riduzione dell’utile netto pari al 20 per cento.
Sottotono Digital Bros (-3,9%) che ha chiuso l’esercizio 2017-2018 con ricavi e margini in calo a causa del mancato lancio di nuovi videogiochi ma in utile grazie ad una plusvalenza. In calo anche Acotel Group (-4,1%), dopo che il revisore legale EY ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sulla semestrale e Tas (-2,4%), scelta da Esport Management per il disegno dell’architettura e l’implementazione dell’infrastruttura IT della propria piattaforma di gioco.
Per quanto riguarda l’Opas su Fullsix (+1,4%), al termine dell’offerta Orizzonti Holding detiene il 90,23% del capitale sociale e cercherà di ripristinare il flottante altrimenti procederà ad acquistare le azioni residue.