Carige – Chiusa l’operazione di cartolarizzazione su 964 mln di Npl

Passo avanti di Carige nell’ambito del piano di de-risking. La banca ha concluso la cessione del portafoglio “Riviera Npl” per un ammontare di 964 milioni di valore lordo nominale, al prezzo pari al 22,3% del gross book value, attraverso una cartolarizzazione di sofferenze assistita dalla garanzia pubblica (Gacs).

L’operazione permette all’istituto genovese di raggiungere con un anno di anticipo gli obiettivi concordati con la Bce.

Il portafoglio è composto da crediti secured per il 48% e da crediti unsecured per il 52 per cento. Il veicolo di cartolarizzazione emetterà tre differenti classi di titoli per un ammontare complessivo pari a 215 milioni: una tranche senior, pari a 175 milioni, corrispondente al 18,2% del valore lordo contabile, alla quale sono stati attribuiti i rating investment grade ‘Baa3’ da Moody’s e ‘BBB-‘ da Scope Ratings; una tranche mezzanine, pari a 30 milioni e una tranche junior, pari a 10 milioni.

I titoli senior hanno cedola pari a Euribor 6 mesi+65 pb e saranno sottoscritti e trattenuti dall’originator Banca Carige. Per gli stessi, nei prossimi giorni, verrà attivato il processo per la richiesta della garanzia statale Gacs.

Il 95% delle tranche mezzanine e junior sarà collocato presso investitori istituzionali e al termine di tale processo (che si concluderà in settimana), il gruppo conseguirà la derecognition ai fini di vigilanza del portafoglio.

A seguito delle operazioni di deconsolidamento concluse nell’ultimo trimestre dell’anno (per complessivi 1,3 miliardi), il credito deteriorato del gruppo scende a 3,5 miliardi, raggiungendo con un anno di anticipo il target assegnato da Bce per il 2019, pari a 3,7 miliardi (4,6 miliardi il target Bce assegnato per il 2018).