Amplifon – Redditività in lieve calo nel 2018

Amplifon nell’esercizio 2018 ha realizzato ricavi consolidati pari a 1,4 miliardi (+7,6% a/a), un Ebitda di 225,5 milioni (+6,1% a/a) e un risultato netto di 100,4 milioni (-0,1% a/a). Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto era pari a 841 milioni.

Amplifon ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018 che ha visto un fatturato in crescita del 7,6% a 1,4 miliardi, grazie alla performance di Emea (70% dei ricavi consolidati) in progresso dell’11,3% a 952,3 milioni e delle Americhe (17% del totale) che avanzano dell’1,3% a 231,8 milioni. In controtendenza l’area Apac (13% del totale) che arretra del 2,5% a 174,5 milioni.

Penalizzante nell’esercizio è stato l’andamento dei cambi.

Proseguendo l’analisi del conto economico, l’Ebitda del 2018 si attesta a 225,5 milioni (16,6% dei ricavi) in crescita del 6,1% rispetto ai 212,5 milioni del 2017 (16,8% dei ricavi), sostenuto principalmente dalla performance dell’area Emea, il cui Ebitda passa da 145,4 milioni a 178,6 milioni (+22,8%), parzialmente compensato dall’andamento di Apac che scende dai 51,5 milioni del 2017 ai 43,8 milioni dell’esercizio scorso (-15,0%). Più stabile l’andamento delle Americhe che segnano un +2,2% da 45,2 milioni a 46,2 milioni.

Al netto delle voci non ricorrenti e a parità di principi contabili l’Ebitda del 2018 è di 241,3 milioni in aumento del 10,9% rispetto ai 217,5 milioni del 2017.

Anche l’Ebit avanza, anche se a un tasso inferiore pari al 2,4%, dai 149,7 milioni del 2017 (11,8% dei ricavi) ai 153,3 milioni del 2018 (11,3% dei ricavi). Anche in questo caso la crescita è attribuibile principalmente alla performance della regione Emea che sale del 25,5% a 132,2 milioni dai 105,3 milioni del 2017 parzialmente compensata dall’andamento di Apac in calo del 22,6% da 38,9 milioni a 30,1 milioni. A questo si aggiunge il +2,0% delle Americhe il cui Ebit sale da 40,1 milioni a 40,9 milioni.

Al netto delle voci non ricorrenti e a parità di principi contabili l’Ebit del 2018 è di 169,2 milioni in aumento del 9,2% rispetto ai 154,9 milioni del 2017.

Infine, l’aumento del carico fiscale da 29,8 milioni a 38,2 milioni e il miglioramento della gestione finanziaria (negativa per 19,4 milioni nel 2017 e negativa per 14,7 milioni nel 2018)determinano un risultato netto complessivo in calo dello 0,1% da 100,5 milioni (7,9% dei ricavi) a 100,4 milioni (7,4% dei ricavi).

Al netto delle voci non ricorrenti e a parità di principi contabili l’utile netto del 2018 è di 113,4 milioni in aumento del 19,4% rispetto ai 95,0 milioni del 2017.

La struttura finanziaria vede il patrimonio netto passare dai 588 milioni del 31 dicembre 2017 ai 596 milioni del 31 dicembre 2018 (con un ratio Total asset / Equity del 2,12x).

L’indebitamento finanziario netto aumenta dai 296 milioni del 31 dicembre 2017 (con un ratio Net debt / Ebitda dell’1,39x) agli 841 milioni del 31 dicembre 2018 (con un ratio Net debt / Ebitda dell 3,73x), per via delle acquisizioni del periodo, in particolare Gaes.

Queste fonti, unite a un capitale circolante netto negativo per 111 milioni (negativo per 57milioni nel 2017) e ad altre passività pari a 191 milioni (136 milioni nel 2017) sono state utilizzate per finanziare immobilizzazioni per 1,7 miliardi (1,1 miliardi nel 2017).

I flussi di cassa operativi sono stati ari a 186,5 milioni,già al netto degli 8,2 milioni assorbibili dall’aumento del capitale circolante netto, e da questi una volta dedotti 76,1 milioni di investimento in attività operative, si arriva a un free cash flow di 110,3 milioni.

Questi introiti hanno parzialmente finanziato le acquisizioni, complessivamente pari 620,6 milioni che hanno pertanto determinato un fabbisogno di cassa pari a 509,9 milioni a cui vanno aggiunte le uscite monetarie per la distribuzione dei dividendi (24,1 milioni), e il buy-back azionario (9,6 milioni) e per le commissioni pagate su finanziamenti a medio-lungo termine (3,8 milioni).

Per il 2019, il management prevede di continuare a rafforzare il proprio posizionamento sul mercato mondiale, registrando una crescita dei ricavi in tutte le aree geografiche.

La società prevede altresì di registrare un continuo incremento dell’Ebitda ricorrente, grazie all’incremento dei ricavi, al raggiungimento di una maggiore scala nei mercati principali, ad una maggiore efficienza operativa e all’integrazione di Gaes.

Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi di euro per azione, in aumento del 27,3% rispetto all’anno precedente, con un pay-out di circa il 31% dell’utile netto per azione.