Utility (+4,2%) – Settimana spumeggiante per le Big, in testa Snam (+6,3%)

Nella settimana dal 16 al 20 dicembre l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato il 4,2%, sovraperformando il corrispondente indice europeo di confronto (+3,1%) e il Ftse Mib (+2,9%).

Ottava in cui i mercati hanno incrementato i guadagni innescati dall’accordo fra Stati Uniti e Cina, in attesa della firma prevista a gennaio.

Nessun impatto dalla procedura di impeachment nei confronti di Trump, che dovrebbe essere assolto senza problemi dal Senato.

Sul fronte Brexit, sono tornati i timori per un’uscita senza accordo, in scia alla volontà del premier Johnson di impedire l’estensione del periodo di transizione oltre la fine del 2020.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund in chiusura di ottava è risalito a 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,4 per cento.

Tornando al comparto utility e rinnovabili, tra le Big in testa Snam (+6,3%) che ha avviato il piano di buy-back per massimi 150 milioni che si concluderà il 17 marzo 2020.

Terna (+6%) ha ceduto la controllata Monita Interconnector a Interconnector Energy Italia e sottoscritto con quest’ultima accordi per la realizzazione e l’esercizio della parte privata del progetto di interconnessione elettrica in corrente continua tra Italia e Montenegro.

La società guidata da Luigi Ferraris ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 90% di Brugg Kabel (gruppo Brugg), uno dei principali operatori europei nel settore dei cavi terrestri. Il corrispettivo, che verrà definito in sede di closing, è di circa 13 milioni in termini di Equity Value per il 90% della società.

Hera (+5,3%) ha perfezionato con Ascopiave (+2,6%) l’operazione che sancisce la nascita, attraverso EstEnergy, del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est e il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il closing segue l’accordo quadro del 30 luglio scorso e le successive approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti.

Italgas (+4,2%) ha perfezionato con il fondo Marguerite II l’accordo per l’ingresso di quest’ultimo nell’azionariato di Medea e Gaxa (già Medea Newco), due controllate che operano in Sardegna nell’ambito della distribuzione e della vendita di gpl, aria propanata e gas naturale.

Ad A2A (+4,1%) la Bei ha accordato un finanziamento di 150 milioni a supporto della transizione energetica e reti smart.

L’utility lombarda ha lanciato “A2A Horizon” con l’obiettivo di favorire l’innovazione di gruppo con investimenti fino a 70 milioni per startup che operino in ambiti di business strategici per il gruppo.

Enel (+4,1%), attraverso Enel Energia, ha siglato una partnership con Melita Italia per offrire nuovi servizi ai clienti domestici, che potranno abbinare alla fornitura di energia elettrica e gas una connessione in fibra con tecnologia FTTH (Fiber To The Home).

Il colosso elettrico ha avviato con l’Agenzia Spaziale Europea una collaborazione per promuove lo sviluppo di applicazioni del settore spazio a sostegno della sicurezza energetica e della sostenibilità economica e ambientale.

Tra le Mid, ha fatto meglio Iren (+2,8%) che, attraverso Iren Ambiente, si è aggiudicata la concessione in regime di project financing per la costruzione e gestione a Genova di un impianto di trattamento del rifiuto residuo urbano. L’investimento è pari a 42 milioni.

 

Falck Renewables (+1%) ha firmato un accordo strategico con Eni per lo sviluppo congiunto di progetti di energia rinnovabile negli Stati Uniti attraverso una piattaforma paritetica tra Eni New Energy US (ENE US) e Falck Renewables North America (FRNA). Contestualmente, FRNA cederà a ENE US il 49% degli impianti attualmente in esercizio negli Stati Uniti.

La società guidata da Toni Volpe ha acquisito da Canadian Solar Group il 70% di Iron SPV, proprietaria di un progetto solare in fase di sviluppo in Sicilia, per una capacità complessiva pari a circa 35 MW.

Tra le Small, Biancamano ha ceduto il 2,5 per cento. A fine novembre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 118,6 milioni, in lieve aumento rispetto al mese precedente (117,9 milioni).

Seri Industrial (-3,1%) subentra, in qualità di beneficiario, alla controllata Sei Industrial, oggi in liquidazione, nel contratto di finanziamento revolving con la controllante Industrial, finanziatore dell’operazione.

La società ha avviato le attività di un nuovo stabilimento della Divisione Plast.

TerniEnergia (-8,6%), attraverso Softeco Sismat, ha siglato un accordo quadro con PlanGreen 2E per la realizzazione di interventi in modalità ESCO (Energy Service Company) secondo il nuovo modello di business previsto dal Piano di Risanamento e Rilancio.

Il Cda del gruppo umbro ha approvato i conti consolidati al 30 giugno 2019, con ricavi pari a 11 milioni, sostanzialmente stabili rispetto a 11,2 milioni al 30 giugno 2018.

La società guidata da Stefano Neri ha concordato con Mareccio Energia di prorogare a oggi 23 dicembre la data ultima per il closing della terza tranche di impianti fotovoltaici del complessivo perimetro, oggetto di contratti preliminari, rappresentato da 22 impianti fotovoltaici per una potenza installata di 19,3 MW.