Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un guadagno del 2,7% e facendo meglio dell’analogo europeo (+1,7%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+3,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+2,2%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Da ultimo è stato raggiunto l’accordo tra gli Stati europei sul Recovery Fund da 750 miliardi, di cui 209 miliardi spetteranno all’Italia.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una stabilizzazione) per i riflessi negativi sull’economia, che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
La buona performance del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, incluse sul Ftse Mib Azimut (+3,4%), in attesa del dato sulla raccolta netta di luglio, e Fineco (+2,3%), che ha registrato un solido andamento della raccolta netta di luglio.
Sul listino principale denaro su Nexi (+1,5%), con la società che procederà alla fusione con Sia solo se crea valore. In luce Exor (+6%), reduce dall’accordo con Covéa.
Tra le Mid Cap bene Banca Ifis (+1,4%), dopo i risultati e la nuova guidance al 2020. Sottotono doValue (-0,5%), che ha prezzato un bond, varato una nuova struttura organizzativa, siglato un accordo di servicing e approvato i conti. Ok Cerved (+7,6%). Boom di illimity (+19,3%), dopo i risultati, la guidance sull’utile netto 2020 e l’accordo con Banca Ifis.
Tra le Small Cap recupera in minima parte Banca Intermobiliare (+2,5%), che ha appena concluso l’aumento di capitale da 36,8 milioni e approvato i conti.