Banche (-0,9%) – Ancora in rosso UniCredit (-1,4%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,9% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,1%), frenando anche il Ftse Mib (-0,5%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sul possibile varo di altre misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech, a cui a breve potrebbe aggiungere Astrazeneca.

In Italia l’attenzione resta sulla crisi di Governo innescata dallo strappo di Italia Viva a causa di divergenze sul Recovery Plan, provocando incertezza sull’evoluzione del quadro politico.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund risalito in area 120 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.

Sul Ftse Mib lettera, tra le altre, su UniCredit (-1,4%), che prosegue l’iter per la ricerca del nuovo Ceo e che non accetterà operazioni che vadano contro l’interesse dei soci, con la banca che ha collocato due bond. Sottotono Mediobanca (-0,1%).

Sul Mid Cap rallenta ancora Mps (-2,1%), che ha nominato Credit Suisse advisor al fianco di Mediobanca per valutare le varie opzioni strategiche e che potrebbe aprire a breva la data room secondo rumor. Nel frattempo, sono emersi alcuni rumor sul nuovo piano strategico al 2025, su cui l’istituto ha fornito precisazioni. La crisi di Governo potrebbe rallentare il processo di privatizzazione.

Ok Creval (+0,8%), con il cda che ha preso atto delle prime valutazioni degli advisor sull’Opa annunciata da Crédit Agricole Italia.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.