Tecnologia – Intel: ricavi data center in contrazione nel 1Q21, alza guidance FY2021

Nel primo trimestre del 2021 Intel ha riportato ricavi (GAAP) per 19,67 miliardi di dollari, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2020 (-0,8%).

Nel dettaglio, diminuiscono i ricavi da data center (-21% a 5,56 miliardi, consensus 5,89 mld), Non-Volatility Memory Solutions (-15% a 1,11 miliardi, consensus 607,9 milioni) e Programmable Solutions (-6,4% a 486 milioni, consensus 441,4 mln).

Aumentano invece le vendite nei segmenti IoT (+46% a 1,29 miliardi, consensus 781,5 mld), Mobileye (+48% a 377 milioni, consensus 332,6 mln) e Client Computing (+8,2% a 10,61 miliardi, consensus 10 mld).

Il margine lordo adjusted si è ridotto dal 62,1% al 58,4%, rispetto al 58% del consensus.

L’utile per azione adjusted si attesta a 1,38 dollari, rispetto a 1,45 dollari del 1Q 2020 e a 1,14$ stimati.

La contrazione dei ricavi da data center, business più redditizio di Intel, si è riflessa sul margine lordo e segnala una perdita di quote di mercato a favore di rivali, oltre al fatto che alcuni clienti hanno iniziato a progettare in autonomia i propri componenti. Il business dei PC, invece, ha ottenuto risultati migliori grazie alla continua richiesta di laptop che montano processori Intel.

Per quanto riguarda il secondo trimestre, il colosso dei chip prevede ricavi (GAAP) per 18,9 miliardi e un Eps adjusted di 1,05 dollari, al di sotto delle attese (1,11 dollari).

Con riferimento al full year 2021 il fatturato atteso (GAAP) è pari a 77 miliardi, rispetto alla precedente previsione di 76,5 miliardi, mentre l’EPS adjusted atteso è di 4,6 dollari (4,55$ la stima precedente, 4,56$ il consensus).

Nel mercato after hours il titolo ha perso il 2,2%, dopo aver chiuso la seduta regolare a -1,8%.