Nelle sedute dal 10 al 14 maggio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in ribasso del 4,4% rispetto al -3,2% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +0,6% del Ftse Mib.
In settimana il sentiment è stato appesantito dai timori di pressioni inflazionistiche, che potrebbero indurre la Fed a rivedere anticipatamente la propria politica monetaria accomodante.
Timori parzialmente confermati dai dati americani su prezzi al consumo e alla produzione, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione continuano a scendere, indicando una graduale ripresa del mercato del lavoro nonostante il job report nettamente sotto le attese diffuso la settimana precedente.
Intanto la Commissione europea ha rivisto al rialzo le prospettive di crescita dell’eurozona e dell’Italia per il 2021 e 2022.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, performance negativa per la big cap Stm (-5,7%), penalizzata dalla debolezza generale del settore tecnologico per via della rotazione settoriale alimentata dalle prospettive sull’inflazione.
In recupero invece la tlc Telecom Italia (+4,3%), su cui Berenberg ha alzato il target price a 0,48 euro da 0,38 euro, confermando il rating a Hold.
Tra le mid cap chiude in calo Tinexta (-7%) dopo i risultati. Anche Reply (+2,9%) ha diffuso i dati al 31 marzo.
Fra le aziende a minor capitalizzazione avanza soprattutto It Way (+10,8%) dopo i conti.
Da segnalare anche i risultati di Exprivia, Esprinet, Digital Bros, Txt, Wiit, Seco, Fullsix, Retelit, Alkemy e Cellularline.
Antares Vision è passata dal mercato Aim all’Mta, segmento Star.
Softlab ha stretto un accordo preliminare con Softlab Tech per l’acquisto del ramo d’azienda attivo nel settore della consulenza IT.
Il Cda di Eurotech ha approvato i principali termini e condizioni del piano di performance share basato su azioni ordinarie, rivolto tra l’altro agli amministratori esecutivi nonché ai dipendenti del Gruppo.
Seco ha informato sulla stipula di un patto parasociale tra DSA S.r.l., HSE S.r.l. e Fondo Italiano d’Investimento SGR.
In settimana hanno staccato il dividendo Esprinet (0,54 euro), Piteco (0,15 euro) e Txt e-solutions (0,04 euro).
Sempre sospesa Olidata, che ha presentato domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo.