Banche (-0,5%) – Brilla Banco Bpm (+2,3%) nell’ottava

Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con un calo dello 0,5% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,1%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,8%) di terminare in territorio positivo.

Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 115-125 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Ftse Mib bene Banco Bpm (+2,3%), al centro dei rumor di M&A, così come UniCredit (+0,3%), che ha ricevuto l’aggiornamento dei requisiti MREL. Flat Mediobanca (0,0%), con Leonardo Del Vecchio salito al 15,4% (e che a breve potrebbe portarsi al 20%) del capitale dopo avere acquistato il 2% ceduto da Fininvest mentre altri azionisti storici non hanno intenzione di vendere al momento.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,4%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione (le indiscrezioni parlano dell’ipotesi spezzatino). Male Credem (-5,6%), che ha avviato l’iter per incorporare CariCento (da cui sono attese sinergie per 15 milioni annui).

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.