Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un calo dell’1,1% e in linea all’analogo indice europeo (-1,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,9%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, frenati da qualche realizzo. Sul Ftse Mib si mettono in luce Fineco (+1,7%) e Azimut (+1,2%), reduce da una solida raccolta netta a giugno. Sempre sul Ftse Mib, qualche presa di profitto su Banca Generali (-1,6%) e Banca Mediolanum (-0,8%), fresche di un’ottima raccolta netta a giugno. Sul Mid Cap tiene Anima (+0,1%), che ha comunicato il dato sulla raccolta netta di giugno.
Sul listino principale male Nexi (-2,4%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che secondo rumor potrebbe valutare un’acquisizione in Grecia.
Sul Mid Cap vendite su Banca Ifis (-0,5%) e doValue (-2,7%), mentre tiene Cerved (+0,4%), con l’Opa promossa da Castor che partirà il prossimo 16 luglio. Prese di profitto su illimity (-2,4%), che ha acquistato un altro portafoglio di Npe e strutturato un nuovo finanziamento.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-2,2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. Sottotono Banca Sistema (-0,7%), i cui volumi di factoring hanno superato 1,6 miliardi nel primo semestre 2021.