Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un rialzo dello 0,6% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+1,1%), risentendo solo in parte della frenata del comparto bancario (-1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,5%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Banca Generali (+0,9%), reduce dai conti e da una solida raccolta netta ad ottobre, con il cda che ha approvato la distribuzione di un dividendo per complessivi 315,5 milioni.
Sul listino prosegue il recupero di Nexi (+1,5%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che sarebbe interessata al merchant acquiring di Eurobank secondo rumor di stampa.
Sul Mid Cap ok Cerved (+1%), più vicina al delisting, doValue (+1,2%), che ha fornito la guidance per il 2021 approvato i conti, così come Banca Ifis (+0,6%), al lavoro sul nuovo piano industriale e che ha acquistato da Cerberus un pacchetto di Npl da 2,8 miliardi e alzato la guidance sul 2021. Qualche realizzo su illimity (-0,2%), che ha siglato un accordo con Amazon per la digitalizzazione delle PMI italiane.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,5%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.