Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un -0,8%, sottoperformando il corrispondente europeo (-0,3%) e il Ftse Mib (+0,3%).
Seduta incerta per l’azionario, in un mercato che continua a valutare i risultati societari e i rischi legati alle pressioni inflazionistiche e ad una possibile stretta monetaria anticipata. La Bce ha diffuso il proprio bollettino economico, nel quale afferma che il rialzo dell’inflazione durerà più a lungo del previsto ma si attenuerà nel 2022. La Commissione UE ha alzato le stime sul Pil 2021 dell’Italia dal 5% al 6,2%, mentre nel 2022 e nel 2023 è prevista una crescita rispettivamente del 4,3% (rivista da +4,2%) e del 2,3%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%.
Seduta riflessiva per il comparto utility, a partire dalle big tra cui resiste sopra la parità A2A (+0,1%) nel giorno della novestrale 2021 chiusa con un utile netto di pertinenza del Gruppo è balzato del 80,7% a 394 milioni.
Enel (-0,9%) ha ampliato a oltre 6.000 aziende in Italia il “Supplier Development Program”, per supportare il percorso di crescita dei propri fornitori e contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alla circolarità ed alla digitalizzazione.
Hera (-1,3%) si è aggiudicata una gara per la gestione dei rifiuti urbani nel modenese per oltre 880 milioni e un orizzonte temporale di 15 anni.
Tra le mid, Ascopiave cede lo 0,8% nel giorno dei conti dei primi nove mesi 2021, chiusi con un utile netto consolidato salito del 3% a 29,7 milioni.
Iren (-2,6%) nei 9M 2021 ha registrato un Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti balzato del 57,6% a 241,5 milioni.
Il Cda della multi-utility emiliana ha approvato Piano Industriale 2021-2030 che vede 12,7 miliardi di investimenti per disegnare il futuro dei territori.
In coda Alerion Clean Power (-6,4%) che ha diffuso l’andamento economico gestionale dei 9M 2021 con produzione elettrica in aumento del 3,9% a 760,5 GWh ed EBITDA salito del 35,8% a 75,1 milioni.
Tra le small, resiste sopra la parità algoWatt (+0,3%).