Utility (-1,3%) – Brillano Hera (+4,3%) e A2A (+2,4%) nella settimana dei business plan

Nelle sedute dal 24 al 28 gennaio 2022 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un -1,3%, al di sotto del corrispondente europeo (0,0%) ma meglio del Ftse Mib (-1,8%).

In settimana, l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulla riunione della Fed e sulle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina. La banca centrale ha annunciato per marzo il primo rialzo di tassi e l’avvio della riduzione del bilancio, ma il presidente Powell ha aperto ad una stretta monetaria più aggressiva per riportare sotto controllo l’inflazione, alimentando l’aspettativa di cinque ritocchi al costo del denaro nel 2022.

Focus anche sulle trimestrali statunitensi, mentre dall’agenda macro è giunto il Pil americano del 4Q 2021 (+6,9%, sopra le attese). Infine, il Fmi ha abbassato le stime di crescita del Pil globale al 4,4% e di quello Italiano al 4,2% nel 2022.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è attestato a 133 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,28%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big in evidenza Hera (+4,3%) a valle dell’approvazione del Piano industriale al 2025 che prevede per l’ultimo anno un MOL di 1,4 miliardi (+277 milioni rispetto al 2020), investimenti industriali e finanziari complessivi per oltre 3,8 miliardi e una cedola a 14,5 centesimi per azione (+32% rispetto all’ultimo dividendo pagato).

Segue A2A (+2,4%) che ha aggiornato il piano industriale 2021-2030: Ebitda in crescita da 1,4 miliardi del 2021 a 2,9 miliardi del 2030 (Cagr 2020-30 al 9%), utile netto di Gruppo in aumento da 335 milioni del 2020 a 780 milioni nel 2030 (Cagr 2020-30 al 9%), dividendo 2021 di almeno 8,2 centesimi per azione e investimenti complessivi per 18 miliardi (+2 miliardi sul piano precedente). Il gruppo inoltre intende raggiungere la neutralità carbonica sulle emissioni dirette e indirette entro il 2040, anticipando di 10 anni gli obiettivi della COP26.

A2A inoltre ha sottoscritto con la società di investimento Ardian due accordi vincolanti ai sensi dei quali la Life Company acquisterà da Ardian un portafoglio di impianti eolici e fotovoltaici da complessivi 352 MW a fronte di un Equity Value totale di 452 milioni.

Italgas (+0,3%) e Terna (-0,7%) hanno nominato per cooptazione Qinjing Shen consigliere non esecutivo e non indipendente a seguito delle dimissioni di Yunpeng He.

La società guidata da Stefano Donnarumma inoltre ha investito 300 milioni per lo sviluppo della rete elettrica dell’Alto Adige.

Enel (-2,2%) e Snam (-3,5%) hanno staccato l’acconto sul dividendo 2021, rispettivamente di 0,19 euro e 0,1048 euro, messo in pagamento dal 26 gennaio 2022.

La controllata per le rinnovabili di Enel, Enel Green Power (EGP) ha stabilito un nuovo record nel 2021 costruendo 5.120 MW di nuova capacità rinnovabile (+64,8% a/a), che include per la prima volta 220 MW di batterie. Ha segnato anche un record in termini di energia da fonti rinnovabili prodotta nell’anno, con circa 119 TWh, di cui 55,4 TWh da eolico e solare, in crescita di 9 TWh rispetto al 2020, 57 TWh da idroelettrico e 6 TWh da geotermico.

Tra le mid, Iren (+2,9%) ha comunicato l’entrata in esercizio, all’interno della centrale termoelettrica di Torino Nord, del primo sistema di accumulo elettrico del gruppo.

Ascopiave (+1%) ha perfezionato l’acquisto del 79,74% di Eusebio Energia per 44,8 milioni. Eusebio Energia dispone di 21 centrali idroelettriche (44 MW) in Lombardia e Veneto e un parco eolico (14 MW) in Campania.

Tra le small, algoWatt (-1,5%) ha reso noto che l’assemblea speciale dei titolari degli Strumenti Finanziari Partecipativi denominati “SFP algoWatt 2021-2029” ha nominato Marzio Molinari a Rappresentante Comune e Stefano Romanengo a Chief Restructuring Officer.

PLC (-6,4%) ha avviato un’operazione di riorganizzazione societaria tramite le scissioni infragruppo di PLC Service e PLC System. I rispettivi progetti di scissione parziale sono stati depositati presso il competente Registro delle Imprese.

Crolla Eems (-14,4%) che ha emesso 2.016.129 azioni ordinarie in favore di Nice & Green, a seguito della terza richiesta di parziale conversione della prima tranche di obbligazioni ad essa riservate.

Infine, a dicembre 2021, secondo i dati di Terna, la domanda di elettricità in Italia è cresciuta su base annua del 5,9% a 27,4 miliardi di kWh, mentre la produzione nazionale netta è aumentata dell’11,4% a 25,5 miliardi di kWh. In crescita le fonti di produzione eolica (+41,2%), fotovoltaica (+23,4%) e termica (+13,8%), in calo quella idrica (-15,9%) e geotermica (-2,9%).