Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con uno scatto del 5% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+3,9%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,1%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione resta anche sulla politica monetaria della Fed, con il chairman Jerome Powell che ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.
La BCE, invece, ha per ora mantenuto invariata la politica monetaria. Il presidente Christine Lagarde ha affermato che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.
Altri fattori sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina e la conferma di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, che dovrebbe dare stabilità al Governo Draghi fino al 2023.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in tra 130-150 pb, il comparto bancario ha archiviato un’ottima settimana, in attesa che entri nel vivo la tornata delle trimestrali.
Sul Ftse Mib brilla Intesa Sanpaolo (+2,7%), il cui cda ha approvato i conti e il nuovo piano d’impresa al 2025 che prevede una remunerazione cumulata per oltre 22 miliardi a favore degli azionisti, con la banca che presenta requisiti patrimoniali superiori ai limiti fissati dalla BCE, così come UniCredit (+8,9%) e Banco Bpm (+8,6%), in rally.
Sul Mid Cap ok Mps (+3%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026 e oggetto di rumor su un possibile ricambio al vertice, con la banca che ha ricevuto i nuovi requisiti patrimoniali da rispettare. In luce Credem (+3,8%), che presenta requisiti patrimoniali superiori ai limiti fissati dalla BCE, così come Popolare di Sondrio (+3,3%).
Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,1%), con Bper (+6,3%) concentrata sulla due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo e con l’istituto ligure che ha ricevuto i nuovi requisiti patrimoniali da rispettare.