Banche (-4,1%) – Banca Popolare di Sondrio sugli scudi (+3,1%) nell’ottava

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un ribasso del 4,1% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-5,1%), frenando anche il Ftse Mib (-1,7%).

Gli operatori monitorano la situazione in Ucraina, su cui sono arrivati segnali di distensione grazie alla possibilità di arrivare a una soluzione tra Russia e Paesi dell’Occidente attraverso la diplomazia, anche se la minaccia di un’invasione russa non è del tutto scongiurata.

Il sentiment, inoltre, resta frenato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 160-170 pb, sul comparto bancario sono prevalse le prese di beneficio.

Sul Ftse Mib acquisti su Bper (+0,1%), che ha definito l’operazione Carige, e Banco Bpm (+0,9%), sempre al centro dei rumor di M&A, così come UniCredit (-6,7%), al lavoro sulla possibile valorizzazione delle attività di leasing secondo rumor.

Sul Mid Cap in rosso Mps (-10,1%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale, mentre la banca ha smentito la necessità di un aumento di capitale da 3,5 miliardi. In spolvero Popolare di Sondrio (+3,1%), oggetto di indiscrezioni in ottica M&A dopo la recente trasformazione in Spa.

Sullo Small Cap ok Carige (+1,8%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper. In luce Banca Profilo (+0,9%), con il focus tornato sulla possibile cessione della quota di controllo.