A2A – Utile netto ord. +24,6% a 319 mln e investimenti +25,3% a 802 mln nei 9M22, alza stima Ebitda FY22 a 1,45-1,5 mld

Nei primi nove mesi del 2022 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 16.869 milioni, più che raddoppiati (+161,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Un incremento principalmente legato alle dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities ed è riconducibile per circa il 60% ai mercati energetici all’ingrosso, in particolare all’incremento dei prezzi dell’elettricità; per quasi il 40% ai mercati retail prevalentemente per i maggiori prezzi unitari elettricità, gas e calore.

A tale incremento è corrisposto un aumento dei costi di approvvigionamento di materie prime energetiche.

L’Ebitda si è attestato a 1.148 milioni, in progresso del 20%. Al netto delle partite non ricorrenti (+17 milioni nei 9M 2022, +13 nei 9M 2021), l’Ebitda Ordinario è aumentato di 189 milioni (+20%): la contrazione di marginalità registrata nella Business Unit Mercato è stata più che compensata dai risultati delle Business Unit Generazione & Trading e Ambiente.

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo migliora del 17% a 461 milioni. Escludendo le poste straordinarie che hanno interessato i due periodi di confronto (2022: complessivi 142 milioni relativi alle plusvalenze, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset; 2021: complessivi 138 milioni relativi agli effetti del riallineamento civilistico–fiscale dei beni materiali e immateriali del Gruppo), l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 319 milioni, in progresso del 24,6% rispetto ai 9M21.

La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2022 si esprime in 4.911 milioni (4.113 milioni al 31 dicembre 2021). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame (472 milioni), la PFN si attesta a 4.439 milioni, registrando un assorbimento di cassa netto pari a 326 milioni, dopo investimenti per 802 milioni, pagamento di dividendi per 283 milioni e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni. Tale variazione è principalmente riconducibile all’aumento dei crediti commerciali, in particolare della Business Unit Mercato, effetto legato al significativo incremento dei prezzi delle commodities.

Gli Investimenti di periodo sono aumentati del 25,3% a 802 milioni. Si tratta principalmente di investimenti di sviluppo (+36% a 525 milioni) finalizzati a contribuire alla flessibilità, adeguatezza e sicurezza della rete elettrica nazionale, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, al recupero di energia e materia, al miglioramento della qualità delle reti di distribuzione, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.

Tali risultati consentono al management di alzare le previsioni per l’esercizio 2022 rispetto alle passate comunicazioni (Piano Strategico 2021–2030, risultati trimestrali e semestrali 2022): l’Ebitda è ora atteso in un intervallo compreso tra 1,45 e 1,5 miliardi (da 1,40-1,45 miliardi) e l’Utile Netto Ordinario nell’intervallo 340 – 380 milioni (da 330-370 milioni).