Il Ftse Italia Servizi Finanziari la scorsa settimana ha riportato un -0,2% rispetto al +0,1% del corrispondente europeo e al +1,2% del Ftse Mib.
Chiusura negativa per le borse europee, mentre la seduta di Wall Street proseguiva faticando a trovare una direzione precisa al termine di una settimana in cui sono tornati in primo piano i timori di ulteriori strette monetarie da parte delle banche centrali. Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si è attestato al 4,2%.
Tra le Large Cap Banca Mediolanum ha terminato le contrattazioni a +0,9%, Poste Italiane a -0,3%, Banca Generali a -2,5%, Azimut Holding a -3,7% e Fineco Bank a -4,3% come Nexi.
Il Gruppo Azimut, attraverso la sua controllata americana Azimut US Holdings, ha perfezionato l’acquisto di una quota del 35% in Kennedy Capital Management LLC (KCM), società d’investimento indipendente specializzata in azioni statunitensi Small e Mid Cap e nella gestione di fondi comuni d’investimento.
A gennaio il gruppo Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 400 milioni.
Margine d’interesse a 145,0 milioni (+74%), commissioni nette ricorrenti a 452,2 milioni (+1%), costi operativi ‘core’ a 232,9 milioni (+6%), utile netto a 213,0 milioni (-34%) e utile netto ricorrente a 221,1 milioni (+25%): sono questi i principali dati che emergono dalla lettura dei risultati preliminari di Banca Generali.
In particolare, nel 4Q 2022 l’utile netto di Banca Generali, rispetto al pari periodo del 2021, è salito del 10,4% 57,6 milioni. La sostenibilità di tale risultato è confortata dalla dinamica dell’utile netto ricorrente, che esclude le voci variabili, aumentato nel periodo del 29,2% a 57,6 milioni.
Banca Generali ha anche confermato gli obiettivi per il triennio 2022-2024, comunicati lo scorso anno:
Infine, la raccolta netta a gennaio di Banca Generali è stata pari a 417 milioni. Nel mese viene confermata la crescita dei conti amministrati (484 milioni) per la propensione degli investitori alla ricerca di protezione in un clima di persistente volatilità, oltre che per le rinnovate opportunità offerte dal nuovo scenario dei titoli obbligazionari.
In un anno caratterizzato dalla forte correzione dei Banca Mediolanum ha saputo mantenere le commissioni nette a 1,03 miliardi, in crescita del 7% rispetto al 2021.
Nel mese di gennaio 2023 i volumi commerciali di Banca Mediolanum sono stati pari a 929 milioni.
Fineco ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie a servizio del Sistema Incentivante 2022 – “Sistema 2022 PFA”- a favore dei Consulenti Finanziari identificati come “Personale più rilevante”, in conformità con quanto autorizzato dall’Assemblea del 28 aprile 2022.
Il CdA di Fineco ha anche dato il via libera ad aumenti di capitale sempre a servizio dei piani di incentivazione
Eni e Nexi hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo e l’innovazione dei servizi di pagamento elettronici e digitali a favore di Eni e delle sue società in Italia e in Europa.
Tra le Mid, BFF Bank (+3,2%) e Banca Ifis (+2,9%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere mentre Anima Holding (-6,6%) si è posizionata in fondo al medesimo.
Il Gruppo Anima ha comunicato le grandezze economiche del 2022: le commissioni nette di gestione sono state pari a 289,0 milioni (-2% rispetto al 2021). Le commissioni di incentivo sono state pari a 16,6 milioni, in forte calo rispetto ai 141,4 milioni del 2021.
Inoltre, la raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) del Gruppo Anima nel mese di gennaio 2023 è stata positiva per 34 milioni.
Nell’esercizio 2022 il gruppo BFF Bank ha registrato ricavi netti rettificati sono stati pari a 379,1 milioni, 170,1 milioni provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 52,5 milioni dai Securities Services, 63,3 milioni da Payments, e 93,2 milioni dal Corporate Center (includendo le sinergie).
MSCI, società internazionale di rating ESG, ha posizionato il rating ESG attribuito al Gruppo BFF Bank da “BBB” a “AA”.
Nell’esercizio 2022 il gruppo Banca Ifis ha registrato un margine di intermediazione in crescita vs il 2021 del 13,4% a 680,5 milioni, una dinamica che beneficia di maggiori ricavi nel Settore Commercial & Corporate Banking (318,4 milioni +12,7% a/a), nel Settore Npl (284,3 milioni +10,4% a/a) e nel Settore Governance & Servizi e Non Core (77,8 milioni +30,3% a/a).
Illimity (-4,0%) ha archiviato il 2022 con un utile netto di 75,3 milioni (+15% a/a) e un Roe a circa il 9%. Nel 4Q 2022 l’utile netto si è fissato a 24,7 milioni, il più elevato di sempre.
Illimity ha anche confermato le linee guida del piano strategico e per il 2023 l’utile netto è atteso pari a 100 milioni.
Infone, la sostenibilità è integrata in ogni aspetto della strategia e delle attività di illimity, ha portato al conseguimento di importanti risultati per il Gruppo nel corso del 2022.
Infine, tra le Small, Lventure Group (+7,3%) e Conafi Prestito (+5,7%) sono state le migliori mentre Met.extra Group (-5,3%) ha sottoperformato il paniere.
Lorenzo Pellicioli, presidente di De Agostini e azionista di DeA Capital, ha portato in adesione all’OPA volontaria totalitaria promossa da Nova (veicolo di De Agostini) su DeA Capital (+0,1%) le 2.566.323 azioni di sua proprietà (attraverso la società interamente controllata Flavus), rappresentative dello 0,96% del capitale sociale di DeA Capital.
Mittel (+3,9%) ha sottoscritto con Sarafin un contratto preliminare vincolante, sottoposto a condizione sospensiva, relativo alla cessione da parte di Mittel a Sarafin del 60% del capitale di Gruppo Zaffiro, player nel settore sanitario assistenziale italiano, e di tutti i crediti vantati da Mittel, in forza di contratti di finanziamento soci, nei confronti di Gruppo Zaffiro.
Nell’esercizio 2022 il gruppo Banca Sistema (-1,3%) ha registrato un margine di interesse pari a 85,4 milioni, in aumento del 4% a/a.