Previsto avvio cauto per le principali borse europee all’indomani dell’uscita dei dati sull’inflazione statunitense.
Chiusura ieri negativa a Wall Street con una perdita dell’1,4% per Dow Jones e S&P500, dell’1,8% per il Nasdaq.
Sui mercati asiatici – ancora orfani di Cina, Taiwan e Indonesia chiuse per festività – Tokyo ha terminato a -0,6% e Hong Kong viaggia a +0,9%.
Negli Usa, l’inflazione sopra le attese emersa dai dati diffusi ieri ha smorzato ulteriormente la fiducia degli operatori su imminenti tagli ai tassi di interesse, supportando l’atteggiamento di cautela del presidente della Fed Jerome Powell e di altri funzionari.
Le probabilità di un taglio a maggio sono scese a circa il 32% dal 64% circa prima dei dati sull’inflazione, con meno di 90 punti base previsti quest’anno.
Spostandoci in Asia, il massimo funzionario valutario de Giappone, Masato Kanda, ha avvertito che i recenti movimenti sui cambi sono stati rapidi e le autorità sono pronte a prendere provvedimenti se necessario. Parole ribadite poco dopo dal ministro delle finanze Shunichi Suzuki.
Sul fronte macroeconomico, da monitorare l’inflazione di gennaio del Regno Unito, la seconda lettura preliminare del PIL 4Q23 dell’Eurozona e dagli Usa le richieste settimanali mutui MBA al 9 febbraio.
Tornando a Piazza Affari, Bper ha collocato un Green Bond Senior preferred da 500 milioni, raccogliendo ordini superiori a 3,4 miliardi.