El.En. ha recentemente organizzato presso il proprio headquarter l’annuale appuntamento della Company Visit durante il quale analisti e investitori hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino la realtà industriale e di avere conferme sulla guidance e le prospettive del Gruppo.
“La visita alle nostre fabbriche fiorentine riscuote sempre molto interesse”, esordisce l’AD Andrea Cangioli, “perché consente una interazione diretta con investitori e analisti, i quali hanno modo di toccare con mano una complessa realtà hig-tech, di vedere come funzionano le nuove apparecchiature prodotte e i risultati delle nuove applicazioni in ambito medicale e industriale.”
Ma, “la visita all’azienda è anche una delle nostre armi commerciali più importanti”, aggiunge il CEO. Infatti, “in un mondo ad alto tasso di competizione, in cui soffriamo la concorrenza di paesi asiatici che presentano tecnologie suppostamente paragonabili alle nostre, portare i nostri clienti a visitare una fabbrica ordinata ed efficiente, che si sviluppa grazie all’appassionato lavoro di centinaia di persone, fa la differenza. I clienti capiscono chiaramente di avere a che fare con più di un semplice fornitore, con un partner solido ed affidabile su cui possono contare grazie all’offerta di apparecchiature all’avanguardia e attività di supporto post-vendita a tutto tondo”.
Certamente, il tema che ha interessato maggiormente gli investitori riguarda le aspettative per il resto del 2024 e connesse rassicurazioni circa la guidance.
In occasione dell’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2023, spiega Cangioli, “avevamo indicato come guidance 2024 l’obiettivo di superare sia nel fatturato che nel risultato operativo i risultati del 2023. Dopo la prima trimestrale 2024, che ha segnato una flessione rispetto al 2023 sia dei ricavi che del risultato operativo, abbiamo confermato la guidance fornita come obiettivo massimo”.
“I risultati dei primi tre mesi del 2024, che pure sono stati molto buoni, si confrontano con un primo trimestre 2023 particolarmente brillante, a cui – come già avevamo segnalato – ha fatto seguito una situazione di progressiva normalizzazione rispetto ai dati record di fine 2022 e inizio 2023”.
Nel complesso quindi, prosegue l’AD, “una dinamica a cui il gruppo era preparato. Ciò che invece è stato inatteso è il perdurare di alcuni fenomeni macro che continuano a impattare sui nostri mercati di riferimento”.
Segnatamente, “ciò che rende questo esercizio, forse, più complicato di quanto noi non pensassimo all’inizio dell’anno, sono anzitutto i tassi di interesse ancora molto alti che rendono più costoso – e quindi meno attraente – il finanziamento per l’acquisto di capital goods, come quelli da noi proposti”.
Non di minore rilievo è l’instabilità legata alle guerre in corso, per le quali non sembrano essere ancora state identificate soluzioni: “la guerra russo-ucraina ha bloccato un mercato per noi molto importante quale quello russo, mentre il conflitto in Medio-Oriente rende più problematico l’export verso Paesi di rilievo”.
A ciò si aggiunge la complessa situazione cinese: “per effetto delle più difficoltose relazioni internazionali e dell’aumentato isolamento di Pechino, gli investimenti diretti in Cina da parte dei Paesi esteri sono diminuiti parecchio e questo sta creando difficoltà contingenti da un lato e, dall’altro, rende in prospettiva più incerta l’evoluzione del mondo imprenditoriale occidentale sul territorio cinese”.
Al di là delle prospettive per il 2024, però, conclude Andrea Cangioli, “i nostri mercati continuano a svilupparsi e a manifestare quei fattori chiave di successo che ci consentono di delineare una proiezione positiva anche per gli anni a venire”.