Mercati Asiatici – Tiene Tokyo (+0,3%) con lo yen debole

Le Borse asiatiche si muovo prevalentemente in territorio positivo nonostante la chiusura in frazionale ribasso di Wall Street.

Sul fronte geopolitico, i riflettori restano puntati sul triangolo Stati Uniti, Corea del Nord e Corea del Sud.

In merito ai primi due Paesi, secondo una testata di stampa giapponese, il Segretario di stato americano, Mike Pompeo, avrebbe promesso al leader nordcoreano, Kim
Jong-un, di rimuovere la Corea del Nord dalla lista di Paesi riconosciuti come “sponsor del terrorismo”. Al riguardo, infatti, si ricorda che Pyongyang era stata reinserita lo scorso anno, a causa dell’accentuarsi della minaccia nucleare. Qualora la Corea del Nord concorderà una denuclearizzazione completa, verificata e irreversibile, Washington valuterebbe l’iscrizione delle possibili garanzie a favore del regime nordcoreano nel comunicato finale dell’atteso incontro tra Kim e il presidente americano, Donald Trump, previsto per il prossimo 12 giugno a Singapore.

Riguardo a suddetto incontro, ieri Trump ha tentato di tranquillizzare il leader nordcoreano, Kim Jong-Un, dopo la minaccia di Pyongyang di cancellare il vertice, dicendo che la sicurezza di Kim sarebbe garantita in qualsiasi accordo e che la Corea del Nord non avrebbe subito lo stesso destino della Libia con un intervento estremo. Inoltre, l’inquilino della Casa Bianca avrebbe riferito che la possibilità dell’incontro con Kim è ancora viva, ma che quest’ultimo sarebbe stato probabilmente influenzato da Pechino dopo le sue due visite recenti.

Per quanto riguarda i rapporti tra le due Coree, riecheggiano le parole del Presidente del Comitato nordcoreano per la riunificazione pacifica del Paese, Ri Son Gwon, il quale ha sottolineato che “A meno che la grave situazione che ha portato all’interruzione dei colloqui di alto livello tra il Nord e il Sud sia risolta, non sarà mai facile sedersi faccia a faccia di nuovo con l’attuale regime della Corea del Sud”.

In Giappone, il Nikkei guadagna lo 0,3% a 22.912,16 punti in prossimità della chiusura, portandosi al top da tre mesi e mezzo. Andamento analogo anche per il più ampio indice Topix (+0,3%) a 1.813,57 punti. I listini sono sostenuti anche dal deprezzamento dello yen sul dollaro, con il cambio che si mantiene nettamente sopra quota 110 (più precisamente a 110,8).

Sul fronte macro, è stato pubblicato l’indice nazionale generale dei prezzi al consumo giapponesi, ad aprile, è salito dello 0,7% su base annua (+0,8% le stime e +0,9% la rilevazione precedente). L’indice nazionale dei prezzi al consumo, sempre ad aprile, è cresciuto dello 0,6% su base annuale (+0,7% il consensus e +1,1% l’ultima rilevazione). Tale dato giustifica la prosecuzione di una politica monetaria accomodante da parte della Bank of Japan, essendo l’inflazione ancora lontana dal target obiettivo del 2 per cento.

Le Borse della Cina continentale si muovono a due velocità, con Shanghai a +0,2% e Shenzhen -0,5 per cento. In rialzo la piazza di Hong Kong (+0,2%).

Sul fronte commerciale, il ministero del Commercio cinese non è disposto a fare concessioni commerciali agli Stati Uniti in cambio della ripresa dell’attività della società tecnologica cinese Zte. Il portavoce del ministero, Gao Feng, ha sottolineato che “La Cina non utilizza i suoi interessi fondamentali come merce di scambio”, rimarcando che gli ultimi sforzi cinesi per aumentare l’import dagli Stati Uniti non hanno alcun legame con la questione Zte. Inoltre, Gao Feng si è auspicato che gli States agiscano in modo “equo ed appropriato” per risolvere la questione sul colosso tecnologico cinese il prima possibile.

Mentre sono in corso i negoziati commerciali a Washington tra il vice premier cinese, Liu He, e la delegazione statunitense, capeggiata dal Segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, il ministero del Commercio di Pechino ha comunicato la sospensione delle indagini anti-dumping sulle importazioni del sorgo statunitense, poiché non sono nell’interesse pubblico. Liu ha incontrato nelle scorse ore Trump, a cui ha ribadito che la Cina intende “gestire in maniera appropriata” le diversità di vedute sul commercio con gli Stati Uniti per un “reciproco beneficio”.

Inoltre, il Paese del Dragone avrebbe proposto agli States di acquistare un pacchetto di beni a stelle e strisce per un valore di 200 miliardi di dollari tra cui semi di soia, gas naturale e semiconduttori, in cambio dell’eliminazione da parte americana delle restrizioni già messe in atto o in via di implementazione sulle esportazioni e sugli investimenti tecnologici.

Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, alle 08:10 ora italiana viaggiano prevalentemente in lieve rialzo.

L’indice Msci Asia Pacific guadagna lo 0,1%, mentre l’oro tratta a 1.289,03 dollari l’oncia.