Tod’s – Parte bene il 2017 dopo un 2016 di transizione

Il gruppo archivia un 2016 con ricavi consolidati per 1,004 miliardi (-3,2%), un Ebitda a 180,9 milioni (-10,7%), Ebit a 128,4 milioni (-13,6%) ed un utile netto di 86,3 milioni (-6,9%). Il management conferma il giro di boa già avviato nel quarto trimestre del 2016, con buone prospettive per l’esercizio in corso favorite dalle misure di efficientamento dei costi, dal potenziamento della squadra manageriale, oltre che dal canale e-commerce. Cedola proposta pari a 1,70 euro (vs. i 2 euro pagati sul 2015).

Il gruppo calzaturiero controllato da Diego Della Valle ha presentato ieri in serata i conti dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 1,004 miliardi, in calo del 3,2% rispetto all’anno precedente, ma con un quarto trimestre che evidenzia una ripresa. Il Board aveva già comunicato in gennaio i dati preliminari delle vendite (vedi “TOD’S – SEGNALI DI RIPRESA DAI RICAVI DEL 4Q 2016”).

Nella gestione in esame la marginalità è risultata leggermente superiore alle attese del consensus, con l’Ebitda del gruppo che ammonta a 180,9 milioni (-10,7%). Nonostante una lieve riduzione a livello di gross margin, legata ad un diverso mix di prodotto, area geografica e canale distributivo, il margine ha beneficiato di una riduzione dell’incidenza sui ricavi del costo per l’utilizzo di beni di terzi (pari all’11,7% nel 2016, rispetto al 12,4% del 2015) e del minor peso sui ricavi dei costi per servizi (pari al 22,8% nel 2016, rispetto al 23,8% del 2015). Sostanzialmente invariata l’incidenza sui ricavi delle spese di comunicazione e di marketing.

L’utile operativo del periodo passa da 148,6 a 128,4 milioni (-13,6%), con un Ros al 12,8% in diminuzione di 150 punti base. A cambi costanti, l’Ebitda e l’Ebit sarebbero pari rispettivamente a 171,7 milioni (pari al 17,2% dei ricavi) e 118,7 milioni (con un margine sulle vendite dell’11,9%).

La flessione della redditività operativa si è riflessa sull’utile ante imposte, attestatosi a 115 milioni (-16,2%), dopo aver contabilizzato oneri finanziari netti per 13,4 milioni (+18,6%), penalizzati dall’impatto negativo dei cross rates di alcune valute in cui opera il gruppo, oltre che da maggiori oneri sui finanziamenti in essere.

L’utile netto finale riduce la flessione al 6,9% fermandosi a 86,3 milioni, grazie anche ai benefici fiscali derivanti dall’applicazione del cosiddetto “Patent Box”.

Nell’esercizio 2016, gli investimenti in capitale fisso, al netto del prezzo pagato per l’acquisto del marchio Roger Vivier (pari a 415 milioni), ammontano a 34,9 milioni, rispetto ai 47,9 milioni del 2015. Tali risorse sono state destinate in maggioranza all’espansione ed al rinnovamento della rete dei Dos.

La posizione finanziaria al 31 dicembre scorso presenta un indebitamento netto di 35,4 milioni. Significativo l’impatto dell’operazione di acquisizione del marchio Roger Vivier; al netto della stessa, la posizione finanziaria netta sarebbe positiva e superiore a quella di dicembre 2015.

Il patrimonio netto consolidato a fine 2016 è pari a 1.090,5 milioni, in significativo aumento rispetto al dato di fine 2015, anche per l’impatto dell’aumento di capitale collegato all’acquisizione del marchio Roger Vivier.

Il Board proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 1,70 euro (in diminuzione rispetto ai 2 euro pagati sul 2015), con un payout sull’utile netto del 64,8 per cento.

L’outlook del management sull’esercizio in corso vede un miglioramento dei risultati grazie “sia alle misure di efficientamento dei costi avviate lo scorso anno, sia al rafforzamento della squadra dei managers”. Durante la conference call tenutasi dopo il CdA di approvazione del progetto di bilancio, il Cfo, Emilio Macellari, ha precisato che nei primi mesi del 2017 “è stato sicuramente confermato il miglioramento del trend dell’ultimo trimestre 2016. Nel primo trimestre abbiamo un trend più favorevole”.

Il manager ha altresì confermato l’orientamento del gruppo al rafforzamento dell’e-commerce, che ritiene “possa dare un significativo aiuto alla performance del business”.

Commento

Avvio di seduta debole per il titolo Tod’s, che intorno alle 10:00 scambia a Piazza Affari a 68,70 euro, in ribasso dello 0,4 per cento, a fronte di una crescita di circa mezzo punto percentuale del Ftse Mib.