Banche – Il Mrel al centro del summit delle autorità europee

Domani 24 maggio e venerdì 25 maggio si terrà a Bruxelles il vertice rispettivamente dell’Eurogruppo e dell’Ecofin (composto dai ministri delle Finanze europei) per discutere su materie rilevanti per il comparto del credito. Appuntamenti a cui l’Italia arriva senza un governo.

Il tema più importante sarà sicuramente quello relativo al Mrel, cioè l’insieme delle passività da includere in caso di potenziale bail-in di una banca.

In merito a tale questione, rumor di stampa riportano che, al di là delle banche considerate di rilevanza sistemica (che secondo le regole internazionali Tlac devono detenere una percentuale di titoli subordinati pari al 18% dell’attivo ponderato più un cuscinetto aggiuntivo), sarà stabilita una tipologia di istituti di credito “top tier”, con oltre 100 miliardi di asset, che dovranno possedere strumenti finanziari subordinati pari al 13,5% dell’attivo ponderato (che sale al 16-17% considerando il buffer aggiuntivo).

Tale limite, inizialmente previsto a 75 miliardi e potenzialmente riducibile in base a specifiche condizioni da parte del Single Resolution Board (Srb), potrà essere allargato anche agli istituti di credito con attivi inferiori a 100 miliardi solo su decisione delle autorità di risoluzione nazionali, nel caso rappresentassero un pericolo per il sistema.

Sul tema relativo al Mper esistono posizioni contrapposte. Da un lato la Germania e i Paesi del Nord Europa propenderebbero per una soglia rilevante, mentre dall’altro Italia, Francia e Spagna temono effetti troppo restrittivi sul credito.

Attualmente la soglia fissata dalla direttiva sul bail-in è pari all’8%, che è un valore si di riferimento per l’Srb ma non rappresenta però né un massimo né un minimo. A seconda dei casi, più o meno rischiosi, le banche potranno salire o scendere rispetto a tale soglia.

L’altro tema fondamentale relativo al Mrel sarà il periodo di transizione, con le regole che dovrebbero entrare pienamente a regime nel 2024.