Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato il 2%, facendo meglio sia del corrispondente indice europeo (+1,8%) sia, soprattutto, del Ftse Mib (+1,1%),
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è attestato a 277 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,66 per cento.
Tra le Big, la migliore è stata A2A (+7,1%) in scia ai conti consolidati del 1Q 2019, che segnalano una gestione operativa in calo ma migliore rispetto alle stime dei broker.
Inoltre gli analisti di Equita Sim hanno alzato la raccomandazione sul titolo a Buy, dal precedente Hold, e il target price a 1,74 euro, dal precedente 1,70 euro.
I soci di A2A hanno approvato il bilancio di esercizio 2018, la distribuzione di un dividendo di 0,070 euro (0,0578 euro per azione) e autorizzato il Cda ad un nuovo piano di share buy back per massime 313.290.527 azioni (circa il 10% del capitale sociale).
Italgas (+4,3%) ha approvato i risultati consolidati dei primi tre mesi del 2019, che si sono chiusi con un utile netto salito del 15,4% a 86,3 milioni, superiore alle stime.
Segue Hera (+2,3%). I conti relativi al 1Q 2019 si chiudono con un utile netto di gruppo in crescita del 3% a 124,2 milioni, risultando in linea con le previsioni dei broker.
Terna (+1,7%) ha messo in esercizio una seconda linea elettrica in alta tensione (500 kV) nel centro del Brasile, lunga complessivamente 355 km.
Snam (+1,5%), ha chiuso il primo trimestre 2019 con un utile netto di gruppo in aumento dell’11,4% a 283 milioni, superiore del 4,8% rispetto alle stime (270 milioni).
I soci di Enel (+1,4%) hanno approvato il bilancio al 31 dicembre 2018, deliberato un dividendo complessivo di 0,28 euro per azione e rinnovato l’autorizzazione al Cda all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, per un massimo di 500 milioni di titoli (circa il 4,92% del capitale).
Il colosso elettrico italiano ha lanciato sul mercato europeo un’emissione obbligazionaria in euro non convertibile subordinata ibrida, destinata ad investitori istituzionali, di durata di circa sei anni, per un ammontare complessivo di 300 milioni.
La controllata Enel Green Power Germania ha inaugurato, con ENERTRAG e Leclanché, impianto di storage a batteria da 22 MW in Germania, per un investimento complessivo di circa 17 milioni.
Tra le Mid, ben comprata Iren (+5,9%) nella settimana dei conti che hanno visto ricavi in crescita ma utile netto in calo nel 1Q 2019.
La multiutility emiliana ha avviato la prima tranche di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di 26.000.000 azioni ordinarie (il 2% del capitale).
Segue Erg (+5,8%) che prosegue l’espansione nel solare, con un Ebitda di settore più che raddoppiato nel 1Q 2019.
Acquisti anche su Ascopiave (+3,8%). I conti relativi al 1Q 2019 hanno fatto emergere ricavi in crescita dell’11,7% a 224,1 milioni, cui si contrappone un utile netto in calo del 12,3% a 20,6 milioni.
La società a seguito degli acquisti finora effettuati, detiene 12.440.367 azioni, pari al 5,307% del capitale ordinario.
In coda Acea (-0,2%). La società ha collocato un prestito obbligazionario non convertibile denominato in euro per un importo complessivo di 500 milioni, a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 3 miliardi.
Inoltre Fitch Ratings ha confermato per la multiutility romana il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB+” con outlook “stabile” e lo Short-Term IDR a “F2”.
I risultati dei primi tre mesi del presente anno si sono chiusi con un utile netto di gruppo in calo del 2% a 76 milioni.
Tra le Small, in testa Seri Industrial (+26,9%) che nei primi tre mesi del 2019 ha realizzato ricavi consolidati totali pari a 38,5 milioni, in progresso del 27,9 per cento.
Segue TerniEnergia (+10,8%) che ha raggiunto un accordo per la cessione a Italia T1 Roncolo di 22 impianti fotovoltaici per una capacità installata complessiva pari a 19,3 MW, per un corrispettivo di 23,9 milioni.
Acquisti anche su Edison (+1,8%) che ha avviato con Eni le attività di sviluppo delle riserve gas nella concessione G.C1.AG, relativa all’Offshore Ibleo – Campi gas Argo e Cassiopea, in Sicilia.
Acsm Agam (-0,9%) ha approvato i conti al 31 marzo 2019, con un utile di pertinenza del gruppo pari a 8,3 milioni.
Si segnala che ad aprile la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita dello 0,6% rispetto ai volumi registrati nello stesso mese del 2018. La produzione nazionale netta (21,7 miliardi di kWh) è risultata in crescita rispetto ad aprile 2018 (+4,5%).