Servizi Finanziari (-1,6%) – Avvio sprint per Banca Ifis (+5,7%), ok illimity (+0,5%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso dell’1,6% e al di sopra dell’analogo europeo (-2,1%), risentendo della seduta poco mosso del comparto bancario (0,0%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina. Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di 25 pb e ha interrotto il processo di riduzione del proprio bilancio.

Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, mentre l’Istat ha confermato la stagnazione dell’economia italiana con il dato del secondo trimestre.

La frenata del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, nonostante i buoni dati emersi nel complesso dalle trimestrali pubblicate.

Sul Ftse Mib frena Nexi (-0,6%), nonostante i buoni risultati del primo semestre che hanno permesso di migliorare la guidance per il 2019, e con la società che inizia a valutare possibili operazioni di M&A all’estero.

In rosso Exor (-2,2%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate a Piazza Affari.

Sul Mid Cap scatta Banca Ifis (+5,7%), che ha evidenziato una trimestrale in crescita e con la banca che ha allo studio una partnership con Credito Fonadiario. Rimbalzano doValue (+3,6%), la cui semestrale è stata impattata da elementi non ricorrenti, e Cerved (+2,1%), nonostante una un primo semestre in crescita e l’acquisizione annunciata.

Bene illimity (+0,5%), che ha evidenziato un secondo trimestre in ulteriore crescita dalla partenza del business.

Tra le Small Cap rallenta Banca Sistema (-1,3%), nonostante la buona semestrale riportata, mentre proseguono le vendite su DeA Capital (-2,5%), nonostante l’operazione annunciata con Quaestio Holding. Lettera su Banca Intemobiliare (-1,3%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre.