Utility (-4,7%) – Ottava difficile, resistono alle vendite Italgas (+0,3%) e A2A (0,0%)

Nella settimana dal 20 al 24 luglio l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -4,7 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (-1,9%) e del Ftse Mib (-1,7%).

Settimana nella quale l’attenzione si è concentrata sull’accordo sul piano europeo da 750 miliardi, anche se hanno iniziato a sorgere i primi dubbi su quali saranno le tempistiche per l’erogazione dei fondi.

Ad alimentare le incertezze anche l’andamento economico globale, le ravvivate tensioni geopolitiche e l’evoluzione della pandemia, nonostante proseguano con successo gli studi per la ricerca di potenziali vaccini.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si attesta a 145 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,0%.

Tornando al comparto delle utility, tra le big, resistono alle vendite Italgas (+0,3%) e A2A (flat) che ha realizzato un nuovo impianto a Caivano per migliorare la gestione dei rifiuti in Campania.

La società guidata da Renato Mazzoncini ha ricevuto per il secondo anno consecutivo rating “EE“, corrispondente al giudizio “strong” da Standard Ethics.

Snam (-0,5%) ha completato con successo i test per il funzionamento della prima turbina “ibrida” a idrogeno al mondo progettata per un’infrastruttura di trasporto del gas naturale.

Terna (-1,4%) ha lanciato con successo un’emissione obbligazionaria green per nominali 500 milioni, con scadenza 24 luglio 2032 e uno spread di 90 punti base rispetto al midswap.

Enel (-5,7%) punta a realizzare una rete di depositi doganali per container e merci nelle aree delle sue centrali elettriche italiane.

Sul cui titolo della società elettrica Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo a 8,70 euro per azione da 7,20 euro, confermando la raccomandazione BUY.

Il colosso elettrico è stato accompagnato da Accenture, CISCO e Sirti in un progetto di virtualizzazione della rete di telecomunicazione aziendale.

Il Consiglio di Stato ha rinviato alla Corte di Giustizia Ue la decisione sulle contestazioni mosse dall’Antitrust italiana sulla condotta del colosso elettrico nei mercati di vendita di energia elettrica in cui offre il servizio a maggior tutela e sull’eventuale abuso di posizione dominante.

Nel 2° trimestre 2020 il gruppo guidato da Francesco Starace ha prodotto energia elettrica per 46.173 GWh, in calo del 14,2% su base annua.

Tra le mid, tutte in negativo, argina le perdite Falck (-1,2%) che ha firmato un Corporate PPA decennale per un parco eolico in Svezia da 74,1 MW, che entrerà in esercizio per l’ultimo trimestre del 2020.

Segue Iren (-1,4%) che per 6,5 milioni ha concluso l’acquisizione del 50% di Nord Ovest Servizi e del 28% di Asti Energia e Calore (AEC).

Tra le small, sopra la parità algoWatt (+0,3%) che è stata assolta con formula piena dal Tribunale di Parma per le serre fotovoltaiche in Sardegna.

PLC (-3,1%) si è aggiudicata un nuovo contratto per la connessione di un impianto eolico (48 MW) da 2,1 milioni.

In coda Seri Industrial (-6,1%).

Ricordiamo che l’ARERA ha pubblicato il Rapporto Annuale sullo sviluppo in Italia dei settori dell’elettricità, del gas, dell’acqua e dei rifiuti durante il 2019.

Infine, sull’internazionale, Iberdrola ha diffuso i conti 1H2020.