Ferrari – Risultati record nel 4Q20, ricavi +15% oltre 1 mld ma margini in lieve calo

Ferrari ha chiuso il quarto trimestre 2020 con un aumento delle consegne del 13% a 2.679 unità, in recupero dopo il calo dei mesi precedenti anche grazie all’avvio delle consegne della SF90 Stradale e della Ferrari Roma e limitando il calo dell’intero anno al 10% a 9.119 unità.

A livello di aree geografiche, l’Emea ha registrato un -3% a 1.308 unità, le Americhe un +14% a 690 unità, l’area Cina, Hong Kong e Taiwan un +358% a 275 unità e il Resto dell’Apac un +12% a 406 unità.

I ricavi sono cresciuti del 15,3% a 1.069 milioni (1.058 milioni il consensus), con il fatturato da Automobili e parti di ricambio in aumento del 21% a 870 milioni, i ricavi da Motori del +29% a 54 milioni, mentre le Sponsorizzazioni hanno segnato un -13% a 125 milioni a causa della pandemia da Covid-19 che ha da un lato comportato una riduzione delle gare di Formula 1 e dall’altro ha diminuito il numero di clienti nei negozi e di visitatori nei Musei.

A livello di gestione operativa, l’Ebitda è cresciuto dell’11,7% a 372 milioni (364 milioni il consensus) con una marginalità in calo al 34,8% (+110 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +14,6% a 251 milioni (246 milioni il consensus) con un ros al 23,5% (-10 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 13,3% a 188 milioni (186 milioni il consensus), mentre dal lato patrimoniale l’indebitamento netto industriale è diminuito a 543 milioni (538 milioni il consensus) dai 715 milioni al 30 settembre 2020

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la guidance 2021 punta a un forte recupero, a condizione che l’operatività non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.

I target per l’intero esercizio indicano ricavi pari a circa 4,3 miliardi (4,18 miliardi il consensus), un Ebitda adjusted pari a 1,45-1,50 miliardi (1,48 miliardi il consensus), un Ebit adjusted pari a 0,97-1,02 miliardi (1 miliardo il consensus), un utile diluito adjuested per azione di 4-4,20 euro, e un FCF industriale di 0,35 miliardi.