Banche (-1%) – In rosso UniCredit (-3,2%) dopo i conti

Il Ftse Italia Banche termina con un calo dell’1% e poco al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,4%), frenando in parte anche il Ftse Mib (+0,2%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare.

In Italia, dopo il fallimento del mandato esplorativo conferito al Presidente della Camera, Roberto Fico, di trovare una maggioranza per formare un nuovo Governo politico, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato Mario Draghi di costituire un esecutivo di alto profilo per fare fronte all’emergenza del Paese. Draghi scioglierà la riserva dopo le consultazioni con le forze politiche.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 90 pb, sul comparto bancario sono prevalsi i realizzi dopo il recente rally, anche in scia alle attese di consolidamento, mentre tutte le principali banche italiane hanno alzato il velo sui conti.

Sul Ftse Mib frena UniCredit (-3,2%), fresca di conti (risultato netto inferiore al consensus) e che proporrà la distribuzione di capitale per 1,1 miliardi. La banca ha nominato Ranieri de Marchis Dg ad interim dopo l’annuncio dell’uscita anticipata del Ceo Jean Pierre Mustier e in attesa dell’insediamento del futuro Ad Andrea Orcel.

Ok Mediobanca (+1,4%), reduce dai risultati, con la banca che mantiene un approccio opportunistico per le acquisizioni nel wealth management.

Sul Mid Cap ritraccia ancora Mps (-2,1%), che ha divulgato i risultati. La banca resta oggetto di indiscrezioni in ottica M&A, con il fondo Apollo che ha chiesto l’accesso alla data room. I vertici hanno spiegato che il rafforzamento patrimoniale da 2,5 miliardi, su cui è atteso l’ok delle authority europee verrà effettuato solo tramite equity, senza l’emissione di un bond subordinato. Tiene Creval (+0,1%), con Crédit Agricole che ha ribadito la congruità del prezzo dell’Opa.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa. Realizzi su Banca Finnat (-1,7%), che ha divulgato i conti e il piano industriale 2021-2023. Poco mossa Banca Profilo (+0,2%), che uscirà dal mercato svizzero e che a breve potrebbe ricevere le offerte per la quota di controllo secondo rumor.