Mercati – Prevista partenza positiva per il Vecchio Continente dopo record Wall Street

I listini europei si avviano ad aprire la seduta in rialzo, in scia ai nuovi massimi storici messi a segno a Wall Street dagli indici S&P500 e Dow Jones.

Record alimentati dai solidi dati macro pubblicati nelle ultime ore, in particolare il job report di marzo che ha evidenziato la creazione di 916 mila posti di lavoro e un tasso di disoccupazione in calo al 6,0%. Da segnalare anche la crescita dell’indice ISM servizi, che ha raggiunto il livello più elevato dalla sua nascita nel 1997.

Dati che alimentano le aspettative di una probabile rapida ripresa dell’economia americana, sostenuta anche dal piano da 1.900 miliardi di dollari presentato nei giorni scorsi da Biden.

Il Segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha ribadito che i nuovi stimoli non creeranno eccessive pressioni inflazionistiche, affermando che i tassi resteranno bassi nei prossimi anni. Inoltre, ha suggerito l’ipotesi di una corporate tax minima armonizzata tra le maggiori economie, una proposta da discutere al G20 per evitare il dumping fiscale.

Andamento debole invece, questa mattina, per i listini asiatici con Shanghai e Shenzen in lieve calo e con l’indice giapponese Nikkei che arretra dell’1,3% dopo essere tornato in precedenza sopra quota 30.000 punti, sui massimi dal 1989.

Sulle piazze finanziarie dell’area Asia-pacifico pesano in parte le indiscrezioni secondo cui la banca centrale cinese avrebbe chiesto ai principali istituti di credito nazionali di ridurre la crescita dei prestiti per il resto dell’anno.

Intanto, dall’agenda macro sono giunti i dati cinesi sugli indici Caixin Pmi servizi e composito di marzo, rispettivamente in crescita a 54,3 e 53,1 punti.

In mattinata sono attesi pure i numeri di febbraio sulla disoccupazione in Italia e nell’eurozona. Focus anche sull’aggiornamento del World Economic Outlook da parte del Fondo monetario internazionale.