Mercati – Previsto avvio positivo in attesa dei Pmi

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in positivo, dopo aver chiuso il mese di gennaio in calo in scia ai timori per la diffusione di Omicron, il rialzo dell’inflazione, le prossime mosse della Federal Reserve sui tassi e per le tensioni geopolitiche in Ucraina.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, proseguendo il recupero iniziato nel finale della scorsa ottava trascinata dal rimbalzo del settore tecnologico. Il Nasdaq ha guadagnato il 3,4%, lo S&P 500 l’1,9% e il Dow Jones l’1,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,3%, mentre Shanghai e Hong Kong sono chiuse per le festività del Nuovo anno lunare.

L’azionario globale ha archiviato gennaio con la peggior performance mensile dallo scoppio della pandemia nel marzo del 2020, segnato da un incremento della volatilità in scia all’atteggiamento più aggressivo manifestato dalla Fed nell’alzare i tassi di interesse.

Alcuni membri della banca centrale Usa hanno però cercato di calmare i mercati in vista di un primo aumento del costo del denaro a marzo, raffreddando l’ipotesi di un ritocco da 50 punti base.

Il presidente della Fed di Kansas City Esther George ha dichiarato che non è nell’interesse di nessuno turbare l’economia con aggiustamenti inattesi. Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato che le mosse di politica monetaria devono essere graduali e non dannose.

Prosegue intanto la stagione delle trimestrali, con circa l’80% delle società Usa che hanno riportato i conti fino ad ora che hanno rispettato o superato le attese degli analisti. In programma in questi giorni i risultati, tra gli altri, di Alphabet, Amazon, Exxon Mobil, Ford, General Motors e Meta Platforms.

Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede la lettura finale di gennaio degli indici Pmi e il tasso di disoccupazione di Italia, Germania ed Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa uscirà l’indice Ism manifatturiero.