Banco Bpm – Utile lordo record a 399,1 mln (+54% a/a) nel 1Q 2022

Nel primo trimestre 2022 il margine di interesse del gruppo si attesta a 511,5 milioni, in crescita del 3% rispetto al dato del primo trimestre 2021 per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III che, in considerazione degli obiettivi di net lending raggiunti dal Gruppo, prevedono uno special interest del -0,50%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento. Rispetto al quarto trimestre del 2021, il margine evidenzia una crescita dell’1,1% nonostante il minor
numero di giorni di calendario.

Le commissioni nette ammontano a 480,1 milioni ed evidenziano una crescita
dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, una dinamica attribuibile al contributo del comparto dei servizi di banca commerciale (+3,8% rispetto al 31 marzo 2021); stabile invece l’apporto derivante dai servizi di gestione intermediazione e consulenza (-0,1% rispetto al primo trimestre 2021).

Il confronto con il 4Q 2021 rileva un calo dell’1,2%, con una buona performance dei
servizi di gestione intermediazione e consulenza (+6,0%) a fronte di un calo del contributo dei servizi di banca commerciale (-7,4%), legato principalmente ad effetti di stagionalità.

Il risultato netto finanziario del 1Q 2022 è positivo per 127,9 milioni, in crescita rispetto a 99,7 milioni registrato al 31 marzo 2021. e deriva per +85,3 milioni dall’attività di negoziazione (+47,1 milioni nel 1Q 2021), per -21,6 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (-13,0 milioni al 31 marzo 2021) e per +59,4 milioni da cessioni di attività finanziarie (+60,2 milioni nel primo trimestre 2021). Su entrambi i periodi posti a confronto hanno pesato le minusvalenze da valutazione della quota partecipativa Nexi.

I proventi operativi si fissano a 1.185.9 milioni, aumentati del 5,2% sul 1Q 2021.

Il cost-income ratio del trimestre è pari al 52,7%, inferiore sia rispetto al 57,1% del 1Q 2021 e all’intero 2021 (55,8%), mentre il costo del credito (calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti – dato annualizzato – e il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.), risulta a 54 punti base, il livello più basso mai registrato .

Il risultato della gestione operativa si attesta a 561,2 milioni, aumentato del 16% sul 1Q 2021 e del 21,5% rispetto al 4Q 2021.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela  diminuiscono del 30,4% 151,1 milioni (-29,4% rispetto al quarto trimestre 2021) e comprendono l’impatto derivante
dall’incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi 32,3 milioni; nel primo trimestre 2021 l’analogo impatto era risultato pari a 73,9 milioni.

Il risultato lordo dell’operatività corrente è positivo per 399,1 milioni, mettendo a segno un progresso del 54% rispetto al 1Q 2021, mentre il risultato netto dell’operatività corrente si attesta a 260,6 milioni (+47,7% a/a).

Dopo aver contabilizzato oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte, per 74,6 milioni (+25,9% a/a), l’utile netto del periodo sale del 77,6% a 177,8 milioni, importo che, depurato delle componenti non ricorrenti, si esprime in 199,2 milioni.

Dal lato patrimoniale, la raccolta diretta al 31 marzo 2022 ammonta a 126,1 miliardi, in crescita del 2,4% nel confronto con il 31 dicembre 2021 (+4,8% rispetto al 31 marzo 2021).

Nello specifico, i conti correnti e depositi a vista della rete commerciale registrano una crescita di 1,9 miliardi (+1,8%). I titoli obbligazionari emessi ammontano a 13,8 miliardi (+0,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021) per effetto delle nuove emissioni del trimestre che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.

La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a 95,6 miliardi, in crescita dell’1,4% su base annua. Il confronto con il 31 dicembre 2021 evidenzia un calo del 3,5%, per effetto della discesa delle quotazioni delle attività finanziarie.

La componente della raccolta gestita ammonta a 63,3 miliardi, in calo rispetto ai 65,3
miliardi del 31 dicembre 2021 (-3,2%), per il minor contributo dei fondi e Sicav e delle gestioni patrimoniali; stabile la raccolta riferita al comparto bancassurance.

La raccolta amministrata si attesta a 32,3 miliardi, con una contrazione di 1,4 miliardi (-4,2%) rispetto a fine anno 2021.

Gli impieghi netti verso la clientela ammontano a 110,9 miliardi, in crescita di 1,5 miliardi rispetto a fine anno 2021, una dinamica riconducibile interamente alle esposizioni
performing (+1,6%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a 6,7 miliardi nel trimestre, mentre le esposizioni non performing risultano in calo del 5,0% rispetto a fine 2021.

Le esposizioni nette deteriorate ammontano al 31 marzo 2022 a 3,1 miliardi, con un’incidenza sulle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impeghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 5,5% rispetto al 5,6% di inizio anno.

L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati sale al 50,4% (48,9% al 31 dicembre 2021).

Al 31 marzo 2022 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,0% rispetto al 14,7% del 31 dicembre 2021, un calo imputabile prevalentemente alla diminuzione
dei fondi propri conseguente alla riduzione delle riserve da valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e del beneficio legato alla parziale neutralizzazione (phasing) degli impatti patrimoniali negativi registrati nel 2018 a seguito dell’applicazione iniziale del principio contabile IFRS 9.

Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 15,7% rispetto al 16,5% del 31 dicembre 2021, mentre il Total Capital ratio è pari al 19,5% rispetto al 19,6% del 31 dicembre 2021.

Il Tier 1 ratio fully phased è pari al 14,8%, rispetto al 15,1% del 31 dicembre 2021; il Total Capital ratio è pari al 18,6% rispetto al 18,2% del 31 dicembre 2021.