Bper – Utile netto a 1.384,8 mln con badwill Carige (utile netto adjusted a 316,6 mln) nel 1H 2022

Nel 1H 2022 il gruppo Bper ha registrato un margine di interesse aumentato su base annua del 7,8% a 785,4 milioni, grazie al maggior contributo della componente commerciale, pari a 698,8 milioni (+10,5% a/a).

Il dato del 2Q 2022 è pari a 409,0 milioni, in aumento dell’8,7% t/t grazie al rialzo dello spread da clientela, all’aumento dei volumi di impiego e al maggior contributo del portafoglio titoli.

Le commissioni nette sono pari a 914,0 milioni (+24,5% a/a). Le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta e bancassurance vita si assestano a 357,1 milioni (+15,7% a/a), le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale ammontano a 516,6 milioni (+26,8% a/a), le commissioni del comparto bancassurance protezione sono pari a € 40,3 milioni (+122,8% a/a).

Il dato del 2Q 2022 è pari a 463,4 milioni in rialzo del 2,9% t/t, trainato sia dal comparto dei servizi bancari tradizionali per 263,7milioni (+4,3% t/t) sia dalla bancassurance protezione pari a 26,5 milioni (+92,5% t/t).

I dividendi aumentano del 13,9% a/a a 15,9 milioni.

Il risultato netto della finanza è positivo per 84,4 milioni rispetto a 119,7 milioni del 1H 2021.

I proventi operativi netti ammontano a 1.787,0 milioni in aumento dell’11,8% a/a, trainati dalla crescita dei ricavi core (margine di interesse e commissioni nette) pari a 1.699,4 milioni (+16,2% a/a).

Gli oneri operativi sono pari a 1.148,3 milioni rispetto a 1.111,5 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Al loro interno, le spese per il personale risultano pari a 711,5 milioni rispetto a € 657,2 milioni del 1H 2021.

Il dato del 2Q 2022 ammonta a 359,4 milioni in aumento del 2,1% t/t e comprende 24,0 milioni relativi all’adeguamento del costo della manovra di ottimizzazione del personale; al netto di tale costo il dato risulta in calo del 4,7% t/t.

Il risultato della gestione operativa è pari a 638,7 milioni in progresso del 31,2% a/a.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 217,1 milioni rispetto a 576,4 milioni registrate nel 1H 2021 e includono 20,8 milioni di rettifiche relative alle esposizioni per cassa verso la Russia.

Il dato del 2Q 2022 è pari 103,9 milioni in calo dell’8,2% t/t.

Il costo del credito annualizzato si attesta pertanto a 47 p.b., in calo rispetto al dato ordinario registrato nell’esercizio 2021 pari a 67 p.b. e in ulteriore diminuzione rispetto al trimestre precedente (57 p.b.).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono pari a 41,0 milioni (50,5 milioni nel 1° semestre 2021). Il dato include 8,0 milioni relativi alle esposizioni fuori bilancio (crediti di firma) verso controparti basate in Russia.

I contributi ai fondi sistemici ammontano a 45,7 milioni e si riferiscono al pagamento ordinario per l’anno 2022 al Fondo di Risoluzione Unico (“Single Resolution Fund”).
Avviamento negativo include il badwill provvisorio emerso dal processo di Purchase Price
Allocation (PPA) rispetto all’acquisizione di Banca Carige, pari a 1.188,4 milioni

Il patrimonio netto di Banca Carige al 30 giugno 2022 include il risultato netto dei primi sei mesi dell’anno, negativo per 221,1 milioni, che include poste straordinarie negative per 212,5 milioni netti riferibili principalmente ad accantonamenti e svalutazioni.

L’utile della gestione corrente al lordo delle imposte risulta pari a 1.530,3.
Il risultato del 2Q trimestre 2022 è pari a 1.372,0 milioni che, al netto delle poste straordinarie, si assesta a 229,4 milioni, in rialzo del 44,9% t/t.

L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a 1.384,8 milioni. Escludendo le poste straordinarie che ammontano a 1.068,3 milioni, il dato è pari a 316,6 milioni, di cui 203,9 milioni registrati nel 2Q 2022 (+81,0% t/t).
Dal lato patrimoniale, la raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a 114,5 miliardi (di cui 14,6 miliardi derivanti da Banca Carige) in aumento del 12,9% sul dato a fine anno 2021. All’interno dell’aggregato la raccolta da clientela ordinaria ammonta a 106,9 miliardi, costituita principalmente da conti correnti e depositi per 101,0 miliardi, in aumento del 10,0%. 
La raccolta indiretta da clientela raggiunge 163,5 miliardi in calo dell’1,7% a causa della performance negativa dei mercati finanziari nel semestre. La raccolta gestita è pari a 59,5 miliardi, di cui 1,8 miliardi riferiti a Banca Carige al netto della quota riferibile alla componente dei fondi ARCA (4,1 miliardi).

I crediti lordi verso la clientela sono pari a 94,1 miliardi (di cui 10,7 miliardi derivanti da Banca Carige) in aumento del 14,8%. All’interno dell’aggregato i crediti “performing” ammontano a 90,1 miliardi in aumento del 15,5% e crediti deteriorati per 4,1 miliardi (di cui 148 milioni di Banca Carige). L’incidenza di questi ultimi sul totale dei crediti lordi (NPE Ratio lordo) è pari al 4,3%, in calo rispetto al 4,9% del trimestre precedente, grazie sia
ai bassi tassi di default sia all’ingresso dei crediti deteriorati di Banca Carige.
Con riferimento alla composizione dei crediti deteriorati lordi, le sofferenze sono pari a € 2,0 miliardi (sostanzialmente invariate da fine 2021).
Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è pari a 60,3%. Con riferimento alle singole componenti dei crediti netti deteriorati, le sofferenze nette sono pari a 0,5 miliardi
(-13,4%) con un livello di copertura in aumento al 75,6% (71,8% a fine 2021).
La copertura dei crediti performing si attesta a 0,66% in aumento rispetto al 0,57% di fine 2021, in particolare la copertura delle esposizioni classificate a Stage 2 è pari al 4,2% rispetto al 3,5% di fine 2021.
Per quanto riguarda gli indici di liquidità LCR (“Liquidity Coverage Ratio”) e NSFR (“Net Stable Funding Ratio”), al 30 giugno 2022 l’indice LCR è pari al 210%, mentre l’indice NSFR è stimato al di sopra del 100%.
I ratios patrimoniali proforma al 30 giugno 2022, calcolati includendo anche i benefici connessi alle DTA, unitamente alle integrazioni incluse nella Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (la “Legge di Bilancio 2022”), di cui BPER potrà usufruire a fronte dell’acquisizione di Banca Carige avvenuta lo scorso giugno riportano un CET1 ratio Phase-in proforma pari al 13,8% (14,5% al 31 dicembre 2021). L’indice calcolato in regime di piena applicazione (“Fully Phased” proforma) è pari a 13,4% (13,5% al 31 dicembre 2021).

Il Tier 1 ratio Phase-in proforma è pari a 14,1% (14,8% al 31 dicembre 2021) e il Total Capital ratio Phase-in proforma al 16,3% (17,2% del 31 dicembre 2021).