Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3% rispetto al +0,5% del corrispondente europeo e al +1% del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse europee, che hanno accelerato nel finale di seduta in scia al buon andamento di Wall Street mentre gli operatori continuano a valutare l’outlook della politica monetaria e la situazione Covid in Cina.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile in area 192 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,90%.
Tornando al comparto utility, tra le big fa meglio Enel (+0,5%) che ha presentato il Piano Strategico 2023-2025, che prevede investimenti per circa 37 miliardi, EBITDA ordinario a 22,2-22,8 miliardi, dai 19,0-19,6 miliardi stimati nel 2022, con un CAGR del 4-6%; Utile netto ordinario a 7,0-7,2 miliardi, dai 5,0-5,3 miliardi stimati nel 2022, con un CAGR del 10-13%. Il Gruppo inoltre conferma una politica dei dividendi semplice e prevedibile, con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022.
Entro la fine del 2022 Terna (-0,8%) rilascerà la soluzione tecnica di connessione a tutti i nuovi impianti di eolico offshore che hanno richiesto, entro il 31 ottobre, l’allaccio alla rete di trasmissione nazionale, per una potenza complessiva di circa 95 GW.
Tra le mid, sugli scudi Industrie De Nora (+3%).
Fitch ha confermato per Iren (+0,2%) il Long–Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB” con outlook “Stable”. È stato inoltre confermato il Long–Term Senior Unsecured Rating a “BBB”.
Tra le small, Il Cda di Acinque (flat) ha approvato il Piano Industriale 2023-2027 che prevede investimenti per 377 milioni. EBITDA 2027 atteso a 104,1 milioni con CAGR ’22-’27 pari al 2,6%. Indebitamento Finanziario Netto previsto in crescita fino a 259 milioni nel 2027 in relazione all’importante piano investimenti e al pay-out, oltre che allo scenario. Pay out medio in arco piano intorno al 90% del risultato netto di Gruppo.