Antares Vision – Ricavi netti a 102,8 mln (+20,3%) e ordini in aumento del 22.5% nel 1H 2023; rivista la guidance 2023

Nel 1H 2023, il gruppo Antares Vision ha realizzato Ricavi Netti Consolidati pari a 102,8 milioni, icrescita del +20,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le Società acquisite nel 2022 (ACSIS, Packital e Vescovini, Smart Point) hanno contribuito alla crescita per il 4,9%, mentre la dinamica dei tassi di cambio per lo 0,8%.

In termini di evoluzione dei ricavi per area geografica, il contributo maggiore, sia in termini assoluti (1H 23: 46 milioni contro 33 milioni nel 1H 22) sia in termini di crescita (+39,2%), è arrivato dalle Americhe, trainate dal Nord America (+50,4%), trainata dell’entrata in vigore della normativa (Drug Supply Chain Security Act DSCSA) che introduce l’obbligatorietà delle soluzioni di aggregazione, che si pone l’obiettivo di combattere la
contraffazione dei farmaci.

A livello Modello di business, nel primo semestre 2023 continua la considerevole crescita di Servizi e SaaS (rispettivamente +44% e +16% Y/Y) confermando la strategia di posizionamento di Antares Vision Group verso un business model “as a service” caratterizzato da ricavi ricorrenti e a maggior marginalità.

Life Cycle Services e SaaS/Smart Data, infatti, rappresentano nel 1H 2023 il 46% del totale fatturato con una crescita complessiva del +27%. L’Equipment, infine, fa segnalare un miglioramento rispetto al primo trimestre 2023, facendo registrare un incremento complessivo del +15% nel semestre.

Il 1H 2023 chiude con un Valore della Produzione di 108,8 milioni, in aumento del 20,5%
rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio risultato parzialmente influenzato dalla variazione di perimetro (+4,9%).
L’Ebitda Adjusted si attesta a 4,7 milioni (+29,4% su base annua), con un’incidenza sul fatturato pari a 4,6(4,2% al 30 giugno 2022).
L’Ebit Adjusted peggiora a 1,9 milioni da 1,3 milioni del periodo di raffronto, scontando maggiori ammortamenti legati alla capitalizzazione dei costi di sviluppo e dei diritti d’uso per le diverse sedi aziendali, oltre che a maggiori accantonamenti di natura prudenziale per rischi su crediti.
La componente finanziaria (negativa per 2,6 milioni) è influenzata per 2,6 milioni da
interessi e oneri finanziari su finanziamenti, per 0,7 milioni di euro dal saldo negativo di utili e perdite su cambi, controbilanciati per 0,6 milioni dalla rilevazione del provento derivante dalla valorizzazione al fair value dei warrant.
Quanto sopra, associato alle poste straordinarie (1,2 milioni) e all’effetto delle PPA (4,2 milioni) ha determinato un risultato netto negativo di 11,milioni; il risultato netto Adjusted è negativo per 7,3 milioni vs un valore negativo di 1,8milioni del primo semestre 2022.
L’indebitamento finanziario netto adj (esclusi gli effetti derivanti dalla contabilizzazione a valori di mercato dei warrant, a cui non corrisponderà mai un’effettiva uscita di cassa) aumenta a 96,9 milioni da 65,4 milioni a fine anno 2022, un andamento influenzato principalmente dall’acquisizione di Smart Point avvenuta per 5 milioni, da investimenti in partecipazioni di minoranza per complessivi circa 2,4 milioni e dall’acquisto per 1,2 milioni di un terreno nel comune di Sorbolo Mezzani, dove si trova una delle unità locali della Capogruppo.

Nei primi sei mesi del 2023 il gruppo ha registrato un incremento degli ordini del +22,5%. In particolare, il settore Life Science registra un incremento del +30%, mentre il settore dei FastMoving Consumer Goods (FMCG) evidenzia una crescita degli ordini del +6%Su base geografica, l’aumento degli ordini è stato trainato dalle Americhe, in particolare il Nord America, da Europa Orientale e Africa & Medio Oriente.

Per quanto riguarda gli ordini a livello di Modello di business, si segnala il forte incremento di Servizi e SaaS/Smart Data (business ricorrenti), che registrano una crescita degli ordini rispettivamente del +25% e +78%. Tuttavia, si continua a registrare un rallentamento degli ordini nell’Equipment rispetto sia verso il 1H 2022 (18%) che alle aspettative per il 2023 del management, ma con un trend in ripresa rispetto al 1Q 2023.

Il gruppo prevede il perdurare di tale rallentamento degli ordinativi anche nel secondo semestre, soprattutto nell’ambito dell’equipment sia Life Science che FMCG.

Alla luce dei risultati del 1H 2023, il management ha rivisto le proprie attese per il FY 2023
prevedendo ricavi per 245250 milioni. La crescita dei ricavi nel 2023, rispetto al FY 2022 a parità di perimetro è pari a +10% e a +12%. 

Il management si attende un FY23 Adj. EBITDA in valore assoluto pari a 37 40 milioni, 9% e 2% rispetto a quanto realizzato nel FY 2022, per un mix differente di ricavi nel
settore Life Science Equipment, una maggiore difficoltà, rispetto alle aspettative, a trasferire l’incremento dei prezzi delle componenti tecnologiche ai propri clienti e in relazione al fatto che il Gruppo non beneficerà della leva operativa, in quanto i costi operativi continueranno ad aumentare in linea con le aspettative, oltre a 1,0 milioni di effetto cambio negativo.

Infine, la Società stima per fine 2023, un indebitamento netto compreso tra il saldo al 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2023 e per effetto del mancato incremento dell’EBITDA, dei ritardi nell’incasso di commesse realizzate con la Pubblica Amministrazione e le
attività di M&A, non previste nel piano, che nel 1H 2023 sono ammontate a circa 12 milioni (acquisizione di Smart Point, acquisto partecipazioni in Pygsa e Isinnova, e compravendita di terreno per espansione sede di Parma).